Tempesta intorno a Di Maio. Gasparri: nessuno sconto, i grillini hanno sempre accusato tutti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2018 - 12:04 OLTRE 6 MESI FA
Tempesta intorno a Luigi Di Maio. Gasparri: nessuno sconto, i grillini hanno sempre accusato tutti

Tempesta intorno a Di Maio. Gasparri: nessuno sconto, i grillini hanno sempre accusato tutti (nella foto, Luigi Di Maio)

ROMA – Un clima tempestoso intorno a Di Maio a cui hanno contribuito anche fatti  di cui non è responsabile e a cui il padre lo ha dichiarato completamente estraneo assumendosene la paternità. Tra le vicende portate alla luce da Le Iene c’è il lavoro nero nell’azienda del padre- ma intestata alla madre dipendente pubblica- c’è l’abusivismo edilizio nei terreni di padre e zia, ci sono le insinuazioni che abbia fatto da prestanome al padre, e, infine, testimoni le riprese fatte col drone, c’è una casetta con piscina. Il  vicepremier la ricorda come stalla anche se  se solo nel 2013, testimoni foto trovate su Facebook sempre da Le Iene, lì aveva fatto cene con amici e bagno in una piscina rimovibile.

Di pochi giorni fa ancora l’annuncio secondo cui sarebbero state in stampa “cinque o sei milioni” di “tessere” per il reddito di cittadinanza –che nessuno può di fatto stampare perché la manovra che lo comprende non è stata ancora approvata.

Infine le scuse di Di Maio padre con un video su facebook: prima per se stesso, poi per la famiglia a cui ha causato dispiacere e, infine, anche ai lavoratori che fece lavorare in nero e senza contratto e alla propria famiglia per aver mentito.

Di Maio padre, quando evoca le difficoltà dei piccoli imprenditori, la crisi, le commesse non pagate fornisce involontariamente un flash su una situazione tipo del lavoro nero in Italia, terreno fertile per una distorta distribuzione del reddito di cittadinanza che, oltre al lavoratore per il mancato versamento dei contributi, danneggerebbe lo Stato due volte: prima per i soldi spesi e poi per l’evasione perché quei lavoratori in nero dell’azienda del padre avrebbero preso l’assegno del reddito di cittadinanza (il cui importo medio, secondo le stime dei consulenti del ministero del Lavoro, se erogato a partire dal 1° aprile 2019  e avere così un risparmio di 2,25 miliardi, sarà di 500 Euro e non di 780 come annunciato in campagna elettorale, derivanti da uno stanziamento di 9 miliardi totali di cui 7,1 miliardi per l’erogazione del reddito, uno per le pensioni e uno per i centri dell’impiego, da destinare a una platea di 5 milioni di persone).

Un clima decisamente sfavorevole intorno a Di Maio e intorno ai grillini che, almeno all’apparenza, si sono stretti intorno al loro leader, anche perché le critiche o i comportamenti non in linea costano l’espulsione, e lo difendono decantandone la trasparenza e onestà.

Ma tra liste di giornalisti che secondo i 5 stelle sono liberi e giornalisti pennivendoli, viene per forza in mente quanto i grillini abbiano utilizzato abbondantemente l’arma dell’accusa sin dalla loro nascita .

Sembra essere d’accordo su quest’ultimo punto  il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che pensa che i grillini stiano subendo lo stesso trattamento che hanno riservato agli altri :

“Mentre si è persa nel nulla la vicenda della colf napoletana nella quale venne chiamato in causa Fico, che replicò sprezzante, e mentre sono in corso, come abbiamo appreso, controlli sulle famose case della famiglia Taverna, a Roma e non solo, la vicenda Di Maio sta finendo nel grottesco. Foto di Giggino a mollo in una piscina, edifici che appaiono e scompaiono, lavoratori in nero, una trasmissione televisiva come le Iene e un giornale importante come il Corriere della Sera che domandano se Luigi Di Maio abbia fatto da prestanome al padre diventando socio, con altri familiari, di questa società le cui irregolarità lo stesso padre ammette”, ha detto il senatore che continua rincarando la dose:

“Le vicende sono molteplici e significative. Si potrebbe obiettare che sono piccole cose. Ma non lo possono fare, né Di Maio né i grillini, che hanno contestato chiunque, anche per un parcheggio in doppia fila, per qualsiasi violazione, presunta o reale. Hanno puntato l’indice contro tutti. Hanno scannerizzato ogni posizione. E ora, tra case, padri, collaboratori, si dimostrano ricchi di difetti. Su queste cose non ci possono essere sconti. E presto, anche nelle aule parlamentari, porteremo queste vicende. Come è giusto che sia. Come loro hanno fatto nei confronti di altri anche agitando vicende che poi si sono rivelate nelle sedi politiche, parlamentari e giudiziarie, insussistenti. Avranno per loro quello che hanno fatto per altri. Dalla Sardegna alla Campania. Senza nessuno sconto”.