Titanic, mostro del debito e mutante della crisi. Tremonti e il racconto da incubo sulla manovra

Pubblicato il 14 Luglio 2011 - 13:15 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 14 LUG – Un appello contro il “debito che ci divora”, il Titanic che affonda portandosi dietro tutti, e la descrizione della crisi come un “mutante”.  Giulio Tremonti, nel suo intervento al Senato dove si voterà la prima fiducia alla manovra, sceglie la sintesi e le immagini inquietanti. ”Senza il pareggio – ha detto il ministro dell’Economia – il mostro del debito che viene dal passato divorerebbe il nostro futuro”. Quello del pareggio, per Tremonti, è un obiettivo così decisivo che il ministro lo vedrebbe bene in Costituzione: ” E’ necessario introdurre in Costituzione la regola d’oro del pareggio di bilancio”.

Quindi il capitolo sviluppo. ”La manovra – ha spiegato Tremonti – contiene 16 nuove azioni per la crescita: dal credito per la ricerca ai contratti per la produttivita’, da processo civile, al turismo”. ”Oggi – ha aggiunto – in Europa c’e’ l’appuntamento con il destino: la salvezza non arriva dalla finanza ma dalla politica. Ma la politica non puo’ fare errori” Anche perche’ ”e’ come sul Titanic: non si salvano neanche i passeggeri in prima classe”.

Quanto all’Italia sotto attacco sui mercati finanziari, per Tremonti, “più che di speculazione di tratta di un problema di credibilità e fiducia nella politica”. La crisi, ha aggiunto il ministro, ”si aggira nel mondo come un mutante che oggi prende la forma della Grecia”.

A conclusione del suo intervento il ministro si è rivolto anche all’opposizione: “Il paese ci guarda, siamo diversi certo ma non troppo divisi. Per questo sono orgoglioso di essere con tutti voi”.