Bossi ai leghisti: “Qui per mandare affanc… Roma. Non ho bisogno di titoli”

Pubblicato il 16 Agosto 2012 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA
Umberto Bossi (LaPresse)

PONTIDA –  Invita  a non litigare, minimizza le divisioni interne al partito, stronca Mario Monti e ricorda che l’obiettivo principale della Lega Nord è quello di “mandare affanc… Roma”. Umberto Bossi che per la prima volta dal 1989 non ha tenuto il comizio di Ferragosto a Pontedilegno ma a Pontida, alla festa che si tiene vicino al famoso pratone dei raduni leghisti si sforza di lanciare un appello all’unità del partito: “Noi non possiamo litigare nella Lega perché vorrebbe dire aiutare Roma – ha detto mentre il pubblico urlava il suo nome -. Non tollero che per un posto a me o a Maroni ci si metta a litigare”. “Nella lega – ha aggiunto – io ci sono. Non ho bisogno di titoli. Sono Bossi”

“Tutto quello che è stato fatto – ha sottolineato Bossi nel discorso- è stato fatto per far litigare la Lega, non per altri motivi. Non potevano colpire me e hanno cercato di farlo attraverso i miei figli”. Però il senatur ha aggiunto di aver chiesto alla società incaricata di esaminare il bilancio della Lega se aveva trovato qualcosa sui suoi figli. “E non hanno trovato niente – ha concluso . Tutto è stato pompato ad arte”.

Monti? Non prenderebbe un voto.  Bossi non pensa che un’elezione di Mario Monti a presidente del Consiglio nel 2013 sia possibile. “Con tutti i casini che ha fatto – ha detto ai giornalisti – penso che non piglierebbe molti voti. Non è amato dalla gente”. “Probabilmente – ha aggiunto – c’è la tentazione di rimetterlo in pista perché è  famoso, è amato dalle banche mondiali, ma la gente è un’altra cosa ed è  la gente che vota”.

Gli obiettivi della Lega. Quindi il Senatur ricorda: “A noi quello che interessa è mandare affanculo Roma e il centralismo italiano”. Bossi ha concentrato il suo intervento a Pontida sull’euro e sul progetto di euroregione alpina – con regioni di altri Paesi europee – che considera “la via democratica” per la libertà “se no resterebbe la via militare e io sono contrario”. Per parlare di Europa – e del progetto della macroregione – Bossi ha scomodato anche Gianni Agnelli. “Agnelli sosteneva che l’europa futura sarebbe stata fatta dalle regioni padane”. E via con il racconto: “Lo incontrai. Ero andato con i miei figli a comperare una Fiat usata. Lui lo seppe, venne e mi invitò a prendere un caffè a casa sua. E parlammo d’Europa”.

Colpa della “magna” Grecia. “Alla fine siamo arrivati al fallimento dell’Europa e dell’euro”: Bossi è  partito da questo per dire che non c’è “nessun complotto” da parte della banca federale americana e inglese. “La Lega – ha sottolineato – disse che l’euro sarebbe fallito. Ci sono Stati con grandi debiti: somma debito a debito ed e’ chiaro che non sarebbe durato. Due sono i problemi: la Grecia e la Magna Grecia”.

Referendum euro. ”Tutti i referendum sono utili”. Bossi ha risposto cosi’ a una domanda sull’idea di Maroni di fare una consultazione sull’euro. Per il senatur, però, la vera soluzione è “l’Europa delle regioni”. “L’Europa e’ fallita – ha detto – Anche l’Italia e’ fallita e l’alternativa sono le regioni”.