Il Consiglio supremo di difesa: “Potenziare la presenza in Afghanistan”

Pubblicato il 7 Luglio 2010 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano

Il Consiglio Supremo di Difesa, che si è riunito oggi al Quirinale sotto la presidenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, ha valutato l’andamento delle operazioni in Afghanistan e la sostanziale validità della strategia di stabilizzazione lì attuata dalla Comunità Internazionale: fattori, questi, che “hanno confermato l’opportunità di gravitare con le limitate risorse a disposizione, nei prossimi mesi ancor più decisamente che nel passato, sul potenziamento, peraltro già previsto, del contingente italiano in quell’area”. Lo si legge nella nota diffusa al termine della riunione.

Alla luce dei provvedimenti di natura finanziaria e di ridimensionamento della spesa pubblica in corso di definizione, il Consiglio ha evidenziato la necessità di procedere, in tempi brevi, ad una razionalizzazione della Difesa che consenta alle Forze Armate di recuperare le risorse necessarie per il reclutamento e l’addestramento del personale nonché per il mantenimento in efficienza e il rinnovo dei materiali essenziali all’assolvimento dei compiti primari loro assegnati nelle missioni internazionali.

La razionalizzazione potrà anche prevedere, in particolare, una revisione dei tempi di acquisizione di mezzi e sistemi utili ma non direttamente o immediatamente afferenti alle esigenze operative delle missioni correnti o prevedibili nel breve termine, in modo da concorrere al suddetto recupero di risorse a garanzia dell’efficienza dello strumento militare.

Nel corso della riunione, come si legge in una nota, è stato evidenziato che, nel riqualificare il comparto Difesa, occorre perseguire una struttura europea integrata che concorra alla realizzazione di una vera unitarietà politica di intenti e contribuisca, allo stesso tempo, ad alleggerire i bilanci nazionali dei Paesi membri eliminando le duplicazioni di spesa oggi esistenti.

Per le forze armate e di polizia aarà istituito un Fondo di 160 milioni di euro (80 milioni per il 2011 e 80 per il 2012). Lo prevede un emendamento presentato dal Governo alla manovra finanziaria.

La misura è stata annunciata dai ministri La Russa, Maroni e Tremonti in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. In questo modo, ha sottolineato La Russa, ”si tiene conto della specificità del settore”.