“Bin Laden is dead”: l’annuncio di Obama arriva nel mezzo della sfida con Trump

Pubblicato il 2 Maggio 2011 - 10:19 OLTRE 6 MESI FA

Donald Trump

WASHINGTON – “Osama bin Laden è morto”, con queste parole Barack Obama ha sbattuto in faccia all’America e ai suoi oppositori la cattura del leader di al-Qaeda, “un terrorista responsabile della morte di migliaia di uomini, donne e bambini innocenti”.

Con toni trionfalistici il presidente Usa ha affermato: “In notti come questa possiamo dire alle famiglie che hanno perso i loro cari a causa del terrorismo di al-Qaeda: giustizia è stata fatta”.

L’operazione anti-terrorismo però, fa notare la stampa di destra Usa, è arrivata proprio nel bel mezzo della sfida con Donald Trump, il miliardario che potrebbe essere lo sfidante di Obama alle prossime elezioni per il posto alla Casa Bianca.

Trump è stato proprio quello che ha rilanciato il tema della «americanità» del presidente, insinuando che non sia nato negli Usa ma in Kenya. Nonostante il certificato di nascita pubblicato su tutti i siti del mondo, i repubblicani continuano ad adoperarsi per dimostrare che non ci sarebbero state le condizioni per l’elezioni di Obama.

Certo è che il presidente Usa ha scelto un momento propizio per risalire la china e guadagnare consensi con la super notizia della cattura di Bin Laden. «Adesso che è svelato il mistero sulla mia nascita, potrà dedicarsi a verificare se veramente ci sia stato il primo uomo sulla luna o alle sorti di Biggie e Tupac»,ha detto Obama in riferimento quest’ultimo alla morte di due noti rapper americani, The Notorious Big e Tupac Shakur, uccisi tra il 1996 e il 1997 e considerati uno dei tanti misteri americani.

In una recente apparizione in tv Trump è finito prima nel mirino di Obama e poi di un attore del Saturday Night Live, Seth Meyers, che ha preso la parola subito dopo Obama, parlando della candidatura del tycoon come di uno scherzo e prendendo di mira l’impero immobiliare del gruppo Trump. A quel punto il suo sguardo, secondo il resoconto dell’Associated Press, è diventato glaciale. Prima che parlasse la scena era stata occupata da immagini che mostravano location tipiche a stelle e strisce, come il monte Rushmore o il manifesto dello zio Sam, assieme a quella che è stata annunciata come una videotestimonianza della nascita del presidente: le immagini mostrate erano però tratte dal film Disney, Il re leone, con re Mufasa che mostra a tutto il popolo della savana il suo erede Simba.