La Cina nomina un vescovo non autorizzato dal Vaticano

La Cina ha confermato che verrà nominato, per la prima volta in quattro anni, un vescovo che non è stato autorizzato dal Vaticano. ”Dobbiamo farlo per il bene della Chiesa in Cina”, ha detto all’ Ansa Liu Bainian, il vicepresidente dell’Associazione dei cattolici patriottici cinesi, che riconosce il governo di Pechino, e non la Santa Sede, come autorità suprema.

”Abbiamo aspettato per due anni (il parere del Vaticano) e non possiamo aspettare più a lungo”, ha aggiunto Liu Bainian. L’esponente cinese ha affermato che se questo danneggerà le relazioni tra le due parti, ”questo non è un problema che riguarda noi”. La nomina a vescovo di padre Joseph Guo Jincai avverrà a Chengde, nella provincia settentrionale dell’ Hebei. Liu Bainian non ha risposto all’altra accusa rivoltagli dal Vaticano, secondo il quale alcuni vescovi fedeli al Papa sarebbero stati sequestrati e verranno costretti a partecipare alla cerimonia di domani. Ieri il portavoce vaticano Federico Lombardi ha sottolineato che la Santa Sede è ”turbata” dalle notizie provenienti dalla Cina e che, se saranno confermate, si tratterà di ”gravi violazioni della libertà religiosa”, che danneggeranno le ”costruttive relazioni” degli ultimi anni.

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