Cinquanta milioni con poco o niente cibo: americani, non africani

Pubblicato il 17 Novembre 2009 - 15:01 OLTRE 6 MESI FA

poveri_usa_fameLa notizia che non ti aspetti, il mondo che non ti immagini: cinquanta milioni di americani, gente che vive negli Usa, non ce la fa a legare ogni giorno il pranzo con la cena. Non è un modo di dire, non è un’immagine per indicare problemi economici. No, la notizia va intesa nel senso stretto e letterale: cinquanta milioni di americani non ce la fanno a procurarsi ogni giorno la quantità di cibo necessario e sufficiente. Per l’esattezza, le cifre sono fornite dal Dipartimento dell’Agricoltura statunitense, il 14,5 per cento delle famiglie “non riempie la scodella”, cioè vive in una condizione cronica di denutrizione. Un altro 11 per cento mangia sì ma in maniera insufficiente dal punto di vista calorico e vitaminico. Non è che sta a dieta, non ha i soldi per garantirsi una dieta che rispetti gli standard della buona nutrizione.

Abituati a pensare all’immagine di bimbi denutriti solo in Africa, Asia e qualche zona dell’America Latina, ci appare sorprendente al limite dell’incredulità la notizia di 17 milioni di bambini che negli Usa vivono in famiglie che qualche volta saltano il pasto e di un milione di bambini americani in “evidente stato di denutrizione”.

Cifre di fronte alle quali lo stesso Obama si è detto “sconcertato”. Cifre che sono le peggiori da venti anni. Cifre che raccontano di un paese e di una società che ha allargato a dismisura il compasso dell’ineguaglianza: cinquanta milioni che non hanno il cibo a sufficienza e altrettanti ammalati cronici di obesità. Cinquanta milioni senza assistenza medica e, contemporaneamente, il maggior reddito pro capite mondiale.