Polonia, l’ex premier Kaczynski se la prende con Fiat e Berlusconi per lo spostamento della produzione Panda

Pubblicato il 17 Giugno 2010 - 20:28 OLTRE 6 MESI FA

Jaroslaw Kaczynski

L’ex premier polacco e candidato presidenziale Jaroslaw Kaczynski, in un comizio davanti allo stabilimento della Fiat Auto Poland (Fap) a Tychy nell’ambito della campagna per le elezioni domenica 20 giugno, ha criticato il governo di Varsavia per il suo silenzio sui piani di spostamento della produzione della Panda in Italia. Lo riferisce l’agenzia Pap precisando che Kaczynski è giunto all’impianto assieme ai suoi collaboratori a bordo di una Panda.

“La decisione di produrre la nuova Panda in Italia non è stata presa su base economica ma per motivi politici e su pressione del premier Silvio Berlusconi”, ha detto Kaczynski precisando che, sempre stando alla Pap, se diventerà capo dello Stato interverrà contro il piano.

A suo dire, il governo polacco non dovrebbe accettare lo spostamento della produzione e “non ha fatto nulla per opporsi”. “Non ci sono motivi economici per farlo”, ha detto, affermando che i sindacati italiani sono stati costretti ad accettare per gli operai la stessa paga percepita dagli operai in Polonia.

Rispondendo a margine del comizio a una domanda di un giornalista su come intenderebbe intervenire su una decisione di una azienda privata, Kaczynski ha detto che cercherebbe di convincere non solo il presidente dell’azienda ma anche il presidente del Consiglio italiano. “In Polonia i diritti dei lavoratori devono essere rispettati”, ha detto l’ex premier accusando la direzione della fabbrica di mancanza di buona volontà nei rapporti con gli operai.

Il portavoce della Fap, Boguslaw Cieslar, intervenuto al comizio, ha espresso da parte sua lo sdegno del presidente dell’impianto Enrico Pavoni per l’uso a fini elettorali dell’azienda. “Non comprendiamo le aspettative dei politici nei nostri confronti, né cosa sta succedendo attorno al maggiore investitore estero nel settore delle auto”, ha detto Cieslar, ricordando gli investimenti realizzati da Fiat in questi anni in Polonia e l’aumento a 6.500 dei posti di lavoro.