”Il leader più autorevole e più esperto” nelle riunioni del G8. Con queste parole il presidente della Federazione Russa, Dmitri Medvedev, in visita a Milano prima di trascorrere un week-end di vacanza a Cervinia, ha definito il premier Silvio Berlusconi, confermando i buoni rapporti che legano i governi dei due paesi.
Riguardo al G8, Medvedev si è detto d’accordo con Berlusconi anche sull’utilità di mantenere il format di questi incontri a otto perché, ha spiegato, ”è un formato molto comodo 0per parlare di questioni internazionali”. Su questo punto il premier italiano ha risposto sottolineando che la volontà di mantenere questo formato è condivisa da Roma. Per Berlusconi questo formato ha il merito di far conoscere meglio tra loro i leader dei paesi industrializzati, favorendo ”rapporti di amicizia e cordialità produttivi della possibilità di risolvere i problemi importanti anche al telefono”.
Sono stati tanti i temi toccati nell’incontro: dall’economia alla cultura, dalla politica estera all’arte.
Sull’aspetto economico-industriale, il presidente russo ha invitato le aziende italiane a partecipare al piano di modernizzazione dell’economia russa, in particolare nei comparti ”ad alto contenuto tecnologico”. Medvedev ha citato in particolare i settori della farmaceutica, delle tecnologie spaziali, delle telecomunicazioni e del nucleare: ”Ciascuna di queste sfere, ha sottolineato, è aperta alla partecipazione italiana”.
Il premier Berlusconi ha anche assicurato che Italia e Russia collaboreranno anche in merito alla questione delle acciaierie di Piombino. Per quanto riguarda il comparto automobilistic, la joint-venture tra Fiat e il gruppo russo Sollers ”è un progetto molto importante e spero crescerà e si amplierà”, ha detto Medvedev, che a questo proposito ha sottolineato con soddisfazione come in Russia la richiesta di mercato di automobili sia tornata ai livelli precedenti alla crisi.
Proprio sulla crisi, l’abituale ottimismo di Berlusconi ha trovato la consonanza di Medvedev: ”Le nostre economie stanno superando la crisi. Il premier Berlusconi mi ha detto che c’è una certa crescita in Italia, ma anche in Russia c’è un miglioramento: contiamo di avere alla fine dell’anno una crescita del 5 per cento”. Medvedev ha spiegato di aver appreso con ”piacere” l’andamento dei dati italiani che gli ha illustrato Berlusconi. ”Indicano una crescita in Italia”, ha sottolineato auspicando che questo contribuisca anche ad un ulteriore sviluppo ”dei rapporti economici tra Italia e Russia, in vista di nuovi investimenti reciproci”.