Usa, contro gli immigrati messicani da settembre in campo anche i droni

Pubblicato il 30 Agosto 2010 - 23:07 OLTRE 6 MESI FA

A partire dal primo settembre, con l’impiego di nuovi droni, i famosi aerei senza pilota telecomandati da terra, il governo americano potrà controllare dal cielo tutto il confine che separa gli Usa dal Messico. Lo ha annunciato il ministro della Sicurezza Nazionale, Janet Napolitano, spiegando che i doni partiranno dalla base di Corpus Christi, Texas, e voleranno lungo tutti i 3.200 km, tanto è lunga la frontiera meridionale americana.

”Si tratta di un altro passo fondamentale – ha aggiunto Napolitano – sulla via della messa in sicurezza dei confini. I droni sono un importante strumento per garantire la nostra sicurezza”.

Il 13 agosto scorso, il presidente Barack Obama aveva varato una legge approvata dal Congresso grazie al quale gli Stati Uniti hanno investito 600 milioni di dollari su questo fronte, con l’assunzione di oltre 1.500 guardie di confine in più, e anche l’uso di droni supplementari.

I Predator B, così si chiamano questi velivoli ipertecnologici, sono prodotti dalla General Atomics. In grado di riprendere e registrare ogni movimento al suolo, anche di notte, possono volare oltre 30 ore consecutive.