“Prese le impronte digitali ai giocatori del Persepoli”: Teheran si lamenta con l’Arabia Saudita

Pubblicato il 6 Marzo 2011 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA

TEHERAN – L’Iran protesta e minaccia misure reciproche per uno ‘sgarbo’ fatto in Arabia Saudita ai calciatori della sua più gloriosa squadra di calcio, il Persepolis, ai quali sono state prese le impronte digitali ed è stato fatto lo scan degli occhi per poter entrare nel Paese.

Il quotidiano Tehran Times scrive oggi che Kazem Jalali, relatore della commissione Esteri del Parlamento di Teheran, ha chiesto al ministero degli Esteri di reagire per questa che ha definito ”una mancanza di rispetto”.

”Se un Paese dice che rileva le impronte digitali e fa lo scan degli occhi ai viaggiatori per proteggere la sua sicurezza nazionale, faremo lo stesso ai loro cittadini per proteggere la nostra sicurezza”, ha risposto Ramin Mehman-Parast, portavoce del ministero degli Esteri. Tuttavia, ha aggiunto, la questione è ”delicata” e merita di essere ”esaminata meticolosamente”.

Secondo il Tehran Times, i calciatori del Persepolis, arrivati a Gedda il 27 febbraio per una partita con la squadra saudita dell’Al-Ittihad valevole per la coppa asiatica per club, sono stati fatti attendere all’aeroporto per otto ore prima di essere lasciati entrare in Arabia Saudita proprio a causa di una disputa sui controlli.

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