TEL AVIV – Che Avigdor Lieberman fosse un ministro degli Esteri atipico, di quelli che non le mandano a dire, lo si sapeva già. Ma in un’intervista radiofonica andata in onda ieri, il capo della diplomazia israeliana, tribuno della destra ultranazionalista, si è superato e ha fatto storcere il naso persino a qualcuno dei suoi elettori: mentre parlava delle gravi tensioni recenti al confine con la Striscia di Gaza, e si infervorava sulla strategia da adottare nei confronti degli integralisti palestinesi di Hamas, ha lasciato udire agli ascoltatori esterrefatti lo scroscio sonoro d’uno sciacquone.
Un rumore inconfondibile, sottolinea oggi l’edizione online di Yediot Ahronot, il più diffuso giornale d’Israele, sulla base di un ascolto attento – scrive – della registrazione.
Il sito non rinuncia a inzuppare il pane nella vicenda con un titolo sarcastico e irriverente: ”In diretta dal gabinetto, Lieberman”. E sembra attribuire quasi connotati freudiani alla caduta di stile del ministro, rilevando come l’acqua abbia cominciato a fluire proprio nel mentre Lieberman affermava stentoreo: ”Sappiamo come regolarci con Hamas”.
”L’incidente del bagno”, come lo definisce Yedioth Ahronot, non è passato in ogni modo inosservato fra i navigatori del sito del giornale. Lo dimostrano le decine di commenti (talkbacks) dei lettori: divisi fra i simpatizzanti che cercano di ridimensionare l’accaduto, polemizzano con ”gli schizzinosi” o colgono addirittura l’occasione per testimoniare accresciuta stima verso il piglio ”franco” e ”informale” del condottiero dell’estrema destra; e le voci critiche, che si domandano infastidite se fra le idee dell’uomo e il suo ‘stile’ non ci possa essere una qualche inquietante parentela.