Medio Oriente, flottiglia bis: in primavera pronta una seconda missione per Gaza

Sarà più grande, porterà milioni di euro di aiuti umanitari e avrà una nave tutta italiana, la ‘Stefano Chiarini’. La Freedom Flotilla II è pronta a replicare, allargandola, la missione internazionale che lo scorso maggio subì l’attacco della marina israeliana a 70 miglia dalla costa, attacco in cui rimasero uccisi 9 civili turchi.

Allora le navi bloccate da Tel Aviv erano sei. La prossima primavera, ”saranno circa venti” le imbarcazioni a salpare alla volta di Gaza per portare beni di prima necessità al milione e mezzo di palestinesi che vive sotto l’embargo israeliano.

Oggi, 13 dicembre,  presso l’Ordine dei giornalisti di Roma, i rappresentanti di alcune delle associazioni che hanno dato vita all’iniziativa hanno presentato la Freedom Flotilla II. ”Ora siamo più forti. Ogni volta che verremo fermati da Israele torneremo e saremo più numerosi”, ha annunciato Huseyin Oruc, vice presidente della Ong turca Insani Yardim Vafki (Ihh). ”Andiamo a Gaza per aiutare persone che soffrono, non abbiamo un’altra agenda”, ha sottolineato poi Oruc, annunciando che la missione raggrupperà volontari da ”125 Stati del mondo”.

E questa volta ci sarà anche un’imbarcazione italiana, la ‘Stefano Chiarini’. ”Chiediamo al governo quantomeno di proteggere le vite degli attivisti che non fanno altro che sostituirsi a quanto dovrebbe fare l’Italia”, è la richiesta di Germano Monti, a capo del coordinamento della Freedom Italia.

La flotta salperà la prossima primavera, forse a marzo, e anche questa volta raccoglierà attivisti, politici, gionalisti provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo – assicurano – resta quello umanitario. ”La Flotilla è diretta alla società civile palestinese e vuole dimostrare la nostra appartenenza a tutta l’umanità”, ha sottolineato il presidente dell’associazione dei Palestinesi in Italia Mohammad Hannoun, augurandosi che, questa volta, ”riusciremo a finire il nostro lavoro”.

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