Nucleare Iran: accordo il 30 giugno. Stop sanzioni in cambio di “nucleare pacifico”

Nucleare Iran: accordo sì, ma il 30 giugno

ROMA – Accordo sì, ma a giugno. Dopo settimane di trattative tra i paesi del 5+1 e l’Iran sul nucleare i progressi ci sono, ma per chiudere un vero e proprio accordo bisognerà aspettare fino al 30 giugno. Questo almeno quello che dicono in un dichiarazione congiunta Federica Mogherini e il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif.

In sostanza, insomma, nonostante due deadline passate l’accordo definitivo e limato in ogni dettaglio ancora non c’è. C’è un “accordo quadro”, quanto basta alle parti per dire che l’intesa finale è vicina e che si può  prolungare la trattativa di altri 3 mesi. Accordo che prevede uno stop alle sanzioni contro l’Iran in cambio di una quasi totale rinuncia ad arricchire l’uranio.

Spiega Mogherini leggendo la dichiarazione congiunta che  la “soluzione a 360 gradi” trovata a Losanna “garantirà la natura esclusivamente pacifica” del nucleare iraniano. E che “non ci saranno altre strutture di arricchimento dell’uranio oltre a Natanz”. Mogherini quindi ha parlato di “joint venture internazionale per le strutture dei reattori di acqua pesante”.

Quindi il capo della diplomazia Ue conclude:  “Oggi abbiamo compiuto un passo avanti decisivo, siamo arrivati a delle soluzioni chiave per un accordo a 360 gradi. Grazie a tutte le delegazioni per il lavoro incessante”.

Iran e Usa sono già d’accordo su un punto fondamentale. Ovvero che saranno sospesi i due terzi della capacità di arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran. L’accordo poi, indica anche come l’attività nucleare dell’Iran sarà monitorata per 10 anni.

Gli Stati Uniti parlano di un “accordo accettabile”. Quanto basta per definire quello di oggi, secondo John Kerry, “un grande giorno”. E a confermare che un’intesa c’è davvero ci si mette anchhe Zarif su Twitter: “Trovate soluzioni. Pronti a iniziare la stesura di un documento immediatamente”.