Nucleare: Iran, Netanyahu a Mosca, sanzioni dure su energia

Pubblicato il 15 Febbraio 2010 - 16:33 OLTRE 6 MESI FA

Benyamin Netanyahu, durante un colloquio a Mosca con il presidente russo, Dmitri Medvedev

Sanzioni dure nel settore energetico e degli idrocarburi sono state sollecitate oggi nei confronti dell’Iran dal premier d’Israele, Benyamin Netanyahu, durante un colloquio a Mosca con il presidente russo, Dmitri Medvedev. Lo riferisce l’edizione online del giornale Haaretz citando fonti dell’entourage israeliano.

Secondo le fonti, Netanyahu ha parlato in particolare con Medvedev di un possibile blocco dell’import-export di carburante con Teheran da parte della comunità internazionale in risposta alla prosecuzione dei programmi nucleari iraniani.

Programmi rispetto ai quali anche Mosca ha mostrato nelle ultime settimane segnali di crescente allarme e irritazione. Netanyahu e Medvedev, stando ai media israeliani, hanno parlato anche dei legami sempre più stretti fra i rispettivi Paesi – cementati segnatamente dall’andirivieni di ebrei russi – e hanno espresso una posizione di comune condanna di ogni negazione della Shoah (lo sterminio nazista di sei milioni di ebrei) e di certe forme di revisionismo dei torti e delle ragioni della Seconda Guerra Mondiale.

Mosca ha negato che la Russia e i suoi partner abbiamo consegnato a Teheran nuove proposte per un arricchimento più alto dell’uranio all’estero. “La Russia, gli Usa e la Francia non hanno fatto altro che confermare il loro sostegno alla proposta coordinata con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), ossia di arricchire all’estero l’uranio fino al 20%”, ha dichiarato una fonte del dipartimento per l’informazione del ministero degli esteri russo. Lo riferisce l’agenzia Interfax.