Obama firma legge anti-omofobia: violenza contro gay è delitto federale

Pubblicato il 31 Ottobre 2009 - 09:45 OLTRE 6 MESI FA

«Ci sono crimini che non rompono solo le ossa, ma spezzano le anime»: con queste parole Obama ha salutato la firma del Matthew Shepard Act. Il presidente Usa ha così condannato le violenze contro i gay, da questo momento “delitti” federali equiparati al razzismo.

Barack Obama ha firmato una legge specifica contro le violenze nei confronti dei gay. Il testo – un allegato al budget della Difesa – prende il nome di Matthew Shepard, studente di college torturato e ucciso nel 1998, e di James Byrd, un uomo di colore che nello stesso anno fu legato a un’auto e trascinato per diversi chilometri a Jasper, in Texas. Infatti, con la nuove legge le violenze contro i gay vengono accomunate a quelle scatenate da motivi razziali, religiosi o etnici. La legge equipara dunque i reati di omofobia a quelli di razzismo ampliando la definizione degli “hate crime”, i reati dell’odio.

D’ora in poi vi rientreranno anche quelli compiuti per il diverso orientamento sessuale o una disabilità delle vittime. . La firma di Obama conclude una lunga battaglia da parte delle associazioni per i diritti dei gay, da ultima la Human Right Campaign, l’organizzazione davanti alla quale il presidente ha parlato poche settimane fa per promettere di recuperare i presunti ritardi della sua amministrazione sui diritti civili. L’accusa principale è quella di non aver mantenuto la promessa elettorale di abrogare la norma che consente ai gay di far parte dell’esercito solo a condizione che non dichiarino esplicitamente il proprio orientamento sessuale.

Il provvedimento “rafforzerà la protezione contro i reati basati sul colore della vostra pelle, la fede nel vostro cuore o il luogo dove siete nati” ha detto il presidente Usa, in una cerimonia nella East Room della Casa Bianca. “nessuno in America dovrebbe avere paura di camminare in una strada tenendo per mano la persona che ama”, ha aggiunto Obama dinanzi al pubblico, tra cui sedevano i genitori di Matthew. Ogni anno negli Stati Uniti d’America si registrano più di mille reati basati sulla discriminazione sessuale.