Per Obama prossimo capo FBI sarà ex-ministro Giustizia George W. Bush

Pubblicato il 31 Maggio 2013 - 13:54 OLTRE 6 MESI FA
comey

James Comey

WASHINGTON, STATI UNITI  – Lanciando un ponte ai repubblicani attraverso un’iniziativa di spirito bipartisan, il presidente Barack Obama pensa di affidare la guida dell’Fbi a James B. Comey, gia’ vice ministro della Giustizia nell’amministrazione di George W. Bush, da cui e’ pero’ stato anche capace di prendere le distanze. A rivelarlo sono numerose fonti di stampa, incluso il New York Times, citando ”persone informate sul processo di selezione”, secondo cui l’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare a breve.

Un processo di selezione in cui Comey, 52 anni, ha avuto la meglio su diversi candidati, tra cui Lisa Monaco, divenuta consigliere di Obama per l’antiterrorismo al posto di John Brennan, che e’ andato alla guida della Cia. Brennan e’ divenuto numero uno della Cia dopo che il suo predecessore, David Petraeus, ha dovuto lasciare l’incarico per lo scandalo di una relazione extraconiugale. Ora, l’ex generale eroe delle guerre in Iraq e Afghanistan, e’ stato peraltro ingaggiato da KKR, uno più importanti fondi di investimento che opera alla Borsa di New York.

Monaco sarebbe stata la prima donna direttore del Bureau, ma Comey, oltre ad una vasta esperienza in ambito legale, sembra avere migliori possibilita’ che la sua nomina venga confermata in Senato senza troppi problemi. ”Alcuni repubblicani pensano a me come a un democratico e i democratici pensano a me come un repubblicano”, ha affermato lui stesso, un anno fa.  Un repubblicano paladino della legge che non cede a pressioni politiche, come affermano diversi media; ricordando che, quando nel 2004 era ministro della giustizia ad interim – poiche’ il titolare John Ashcroft era ricoverato in clinica per un’operazione chirurgica – Comey respinse la richiesta della Casa Bianca di firmare un programma che avrebbe consentito intercettazioni telefoniche senza alcun mandato.

E quando due alti funzionari andarono quindi in clinica per ottenere la firma da Ashcroft, lui si fece trovare li’, e li affronto’ a muso duro. Alla fine, Bush decide di rivedere il provvedimento.  L’arrivo di Comey alla direzione dell’Fbi potrebbe anche stemperare le polemiche sorte dopo l’attentato di Boston, quando e’ emerso che il Bureau aveva investigato su uno dei due fratelli Tsarnaev auotori dell’attentato, Tamerlan, e aveva poi chiuso nel 2011 il suo file.
Polemiche che tuttavia non oscurano il lavoro del direttore uscente, Robert Mueller, nominato alla guida del Federal Bureau of Investigation una settimana prima degli attentati dell’11 settembre 2001. Da allora, Mueller ha radicalmente cambiato l’Fbi, rendendolo piu’ efficace nell’ antiterrorismo. Un merito che gli viene riconosciuto da tutti, al punto che, quando il suo mandato di 10 anni nel 2011 e’ arrivato al termine, il Congresso ha approvato all’unanimita’ la richiesta di Obama di prolungarlo fino al 2013.

Ma una nomina bipartisan all’Fbi – principale braccio operativo del Dipartimento della Giustizia – sembra anche pensata per allentare la tensione sul ministro della giustizia Eric Holder, da sempre nel mirino dei repubblicani e ora anche di numerosi democratici e della stampa, dopo le vicende dei giornalisti messi sotto controllo, da quelli dell’Ap al reporter di Fox News James Rosen.  Tensione che anche Holder cerca a sua volta di allentare con un incontro che ha promosso in questi giorni con i responsabili di tutti i principali media americani – dalla carta stampata alle Tv – per avviare la discussione su come cambiare le regole che riguardano le indagini sulle fughe di notizie.

Non e’ chiaro pero’ quanto l’iniziativa avra’ successo, poiche’ gia’ New York Times, Cnn e la stessa Ap si preparano a boicottarla, se non potranno scriverne citando Holder ‘on the record’.