Ucraina, Usa: “Russia non mantiene patti”. Lavrov: “No a richieste unilaterali”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Aprile 2014 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA
Ucraina, si combatte a est

Ucraina, si combatte a est (foto Ansa)

KIEV – Secondo gli Stati Uniti la Russia non sta mantenendo la propria parola sull’accordo di Ginevra. “Una crisi non si può risolvere quando solo una parte fa il necessario per evitare il confronto” ha affermato stamane il segretario di Stato americano, John Kerry, che ha accusato la Russia di destabilizzare la crisi Ucraina.

“L’intelligence russa – ha aggiunto Kerry – sta cercando di sabotare la democrazia”. Ora, ha continuato “la finestra per la Russia per cambiare corso si sta chiudendo: il mondo è pronto ad agire contro la Russia sull’Ucraina. Mosca deve ora scegliere”. A una settimana dall’accordo di Ginevra, ”e’ chiaro che e’ solo una parte sta mantenendo” gli impegni presi, ha osservato ancora Kerry, sottolineando che il governo dell’Ucraina sta rispettando gli impegni presi, come dimostrato dai passi presi sull’amnistia e nel proteggere le etnie. La Russia non ha assunto un ”singolo passo” per aiutare l’attuazione dell’accordo, aggiunge Kerry.

Ma Mosca contrattacca e per bocca del suo ambasciatore russo all’Onu, Vitali Ciurkin, avverte, che la crisi in Ucraina permette alla Russia di inviare sul posto i propri ‘peacekeeper’ secondo il diritto internazionale. L’articolo 51 della Carta dell’Onu “prevede l’autodifesa e noi – ha aggiunto – lo abbiamo applicato nel conflitto nel Caucaso nel 2008”.

Mentre il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, risponde che la Russia “vuole fermamente favorire una de-escalation” della crisi in Ucraina sulla base dell’accordo di Ginevra, “ma non ci possono essere richieste unilaterali” in tal senso. L’intesa “prevede un processo simultaneo e obblighi paritari” di Kiev e degli insorti filorussi dell’Ucraina sud-orientale. E poi avverte, l’operazione militare contro gli insorti e i miliziani filorussi dell’Ucraina sud-orientale è un “delitto sanguinoso” del quale le autorità di Kiev “risponderanno in futuro”.