Usa. Nessun passo avanti su debito ma confronto tra Obama e repubblicani procede

Pubblicato il 11 Ottobre 2013 - 10:17 OLTRE 6 MESI FA
Lo Speaker della Camera John Boehner

Lo Speaker della Camera John Boehner

WASHINGTON, STATI UNITI – Nessun concreto passo avanti sul tema del debito, tuttavia il confronto tra il presidente Barack Obama e la leadership repubblicana va avanti a oltranza, anche nelle ore della notte. Insomma, non c’e’ un clima di rottura. E a destra c’e’ chi scommette che la soluzione potrebbe essere vicina. Politico.com scrive che i repubblicani avrebbero assicurato Obama di essere pronti all’inizio della settimana prossima a far riaprire il governo, se lui avesse detto si’ alla loro proposta sul debito.

Dunque fumata grigia al termine del vertice delicatissimo di giovedi, durato oltre un’ora e mezza, tra il presidente e una ventina di deputati del Grand Old party, guidati dallo Speaker John Boehner. Malgrado sotto il porticato della Casa Bianca fossero pronti decine di microfoni su un podio con telecamera, Boehner ha lasciato a bocca asciutta i cronisti per infilarsi nel suo ufficio a Capitol Hill, scuro in volto. Bocche cucite sul meeting. Insomma, tutto lascia pensare che non c’e’ stato alcun accordo. Poco dopo il New York Times ha bruciato tutti dando la notizia che Obama aveva respinto al mittente la proposta di rinvio del debito di sei settimana, avanzata in giornata dai conservatori.

Ma sebbene il clima sia della massima incertezza, Eric Cantor, capogruppo repubblicano alla Camera, ha descritto l’incontro ‘’utile e produttivo’’ ed ha sottolineato che il confronto continuera’ nelle ore a venire. Nessuna intesa, quindi, ma si continua a lavorare. Poco piu’ tardi la Casa Bianca ha diffuso un comunicato particolarmente prudente, nella forma e nella sostanza. Da un lato ha confermato senza mezzi termini che ‘’dopo una discussione su possibili passi avanti, non e’ stata presa alcuna decisione specifica’’. Dall’altro, ha parlato di un ‘’buon incontro’’, assicurando che il Presidente ‘’non vede l’ora di fare progressi, continuando il confronto con tutti i gruppi di Capitol Hill’’.

Infine, la conferma che l’obiettivo di Obama resta la riapertura immediata dello Stato Federale. Da Capitol Hill i repubblicani insistono proponendo una lettura benevola della nota presidenziale. Come ricorda il portavoce di Boehner, ‘’non e’ ancora stata presa alcuna decisione finale’’. Altre fonti interne al partito conservatore fanno sapere che il presidente e’ molto impegnato a negoziare circa la lunghezza del temporaneo sfondamento del debito americano, pur di evitare il default.

Secondo molti osservatori, a questo punto, sono proprio i leader repubblicani che piu’ di altri si sono spesi nella trattativa, arrivando a proporre il rinvio di 6 settimane e rischiando di piu’. E’ noto che una parte molto rilevante del loro gruppo parlamentare, quello formato dai deputati del Tea Party, non pensa nemmeno lontanamente ad approvare un rinvio sul debito. Addirittura nelle ultime ore tanti di loro hanno appoggiato una linea ‘negazionista’ circa i danni enormi conseguenti al primo default della storia americana. Via stretta anche per Obama: al Senato e’ chiaro che i democratici non accetterebbero un’intesa sul debito senza un accordo che ponga fine allo shutdown.