Cécile Kyenge “donna di classe”. Vittorio Feltri: “Solidarietà e ammirazione”

Pubblicato il 29 Luglio 2013 - 06:27 OLTRE 6 MESI FA
Cécile Kyenge "donna di classe". Vittorio Feltri: "Solidarietà e ammirazione"

Cécile Kyenge: presentat’arm da Vittorio Feltri

Vittorio Feltri, sul Giornale, spiega perché Cécile Kyenge, ministro della Integrazione e oggetto di ripetuti e scemi attacchi di bassa lega razzista,

“si conferma donna di classe, ca­pace di tenere testa anche a chi non ce l’ha. Merita solida­rietà e ammirazione”

Elabora Vittorio Feltri:

“devo ammettere che questa signora ministra dell’Integrazione o delle Pari opportunità comincia a piacermi molto”.

Cécile Kyenge, ricorda Vittorio Feltri,

“dal vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, un paio di settimane orsono, nel tentativo patetico di essere spiritoso, fu paragonata a un orango”.

Calderoli stava

“parlando ai propri compagni della Lega nord durante una manifestazione pubblica. Una finezza padana sfuggita di bocca a un tipo tutt’altro che sciocco, ma incline, come tanti suoi colleghi di vari partiti, alle volgarità finalizzate a strappare sorrisi alla base, prevalentemente costituita da sempliciotti. L’orango è uno degli animali più dolci e somiglianti all’uomo, ma accostarlo all’unico ministro di colore del gabinetto presieduto da Enrico Letta produce un effetto sgradevole: rivela cioè l’intenzione netta del politico orobico, notoriamente ruspante, di offendere Cécile e non la scimmia. La valenza razzista dell’insulto è evidente”.

Kyenge, ricorda Vittorio Feltri, ma già altri lo avevano notato in diretta,

“non ha fatto una piega. Non solo. Quando Calderoli, resosi conto della topica, si scusò porgendole la mano, lei gliela strinse, dimostrando una signorilità di cui sono assolutamente privi coloro i quali si erano stracciati le vesti e chiesto invano le dimissioni del vicepresidente di Palazzo Madama. Insomma, la responsabile dell’Integrazione ha impartito nella circostanza una lezione di stile a tutti e non soltanto all’improvvido leghista bergamasco”.

Secondo episodio ricordato da Feltri, ma non il peggiore, che fu quello di Dolores Velandro che cercava stupratori per la Kyenge, con sequel di Angelo Garbin che invitava a mollare la Velandro ai negri  :

 “Stavolta, a segnalarsi per bassezza e cafonaggine sono stati personaggi oscuri, non ancora identificati (quelli di Forza nuova si sono dichiarati estranei all’accaduto), i quali alla festa del Pd, a Cervia, mentre Cécile era intervistata da Giancarlo Mazzuca, direttore del Giorno, hanno lanciato sul palco due banane. Un gesto provocatorio, indegno, sulla scia della precedente ingiuria zoologica e razzista rivolta da Calderoli alla gentile signora. Talmente gentile e controllata da non avere mosso un muscolo facciale, nonostante l’allusione fosse chiara nella sua pesantezza: chiunque sa che il cibo preferito dalle scimmie sono le banane.

“Alcune ore più tardi è comparso su Twitter un messaggio elegantemente ironico del ministro: «Con tanta gente che muore di fame e la crisi, sprecare cibo così è triste». Migliore risposta Kyenge non avrebbe potuto fornire ai tangheri continuatori del filone screanzato inaugurato da Calderoli. Risposta che, speriamo, scoraggi eventuali imitatori in pectore di questa gente. Cécile si conferma donna di classe, capace di tenere testa anche a chi non ce l’ha. Merita solidarietà e ammirazione”.