ROMA – Da Genova a Palermo aumentano i furti e le rapine, lo dicono i dati da alcune città italiane. Mentre Alfano, nostro ministro dell’Interno che quindi dovrebbe avere il polso della situazione, ha detto un mese fa che i delitti calano. Ma la sintesi dei discorsi di apertura dell’anno giudiziario da parte dei procuratori generali delle principali città fatta da Repubblica dice altro: da Genova a Palermo più rapine e furti in casa, e senza tener conto di quanti ormai non denunciano più. Scrive Repubblica:
Da Genova a Palermo più rapine e furti in casa. Questi ultimi nella provincia di Firenze sono stati 6.778 nel periodo luglio 2014 giugno 2015 rispetto ai 5.915 del periodo precedente (e i furti in generale sono saliti da 42.338 a 51.648). Il procuratore generale Francesco D’Andrea ha parlato di “aumento vertiginoso dei furti in abitazione, un reato odioso la cui gravità va ben oltre il danno patrimoniale, aggredendo anche l’incolumità delle persone».
Roma capitale dei borseggi, con un’impennata del 31,5% rispetto agli anni precedenti, e città del centro-Italia con più denunce per borseggi in strada, con una concentrazione nei quartieri della movida e del centro storico: dai 423 del 2009 si è passati ai 1089 nel 2014. I furti in casa restano invece nella media: il trend quinquennale dice che dai 399 consumati nel 2000 si è passati ai 331 del 2014, con un lieve calo nel 2009. Stabili anche le rapine: dalle 101 di 7 anni fa si è infatti passati alle 125 del 2014.
Nel distretto della Corte d’Appello di Milano nel 2015 i nuovi procedimenti iscritti per rapine ed estorsioni sono calati di numero rispetto al 2014. In alcuni tribunali, come Busto Arsizio, la flessione in dodici mesi è stata addirittura del 18%. Un dato in linea con quanto comunicato dalla questura di Milano a dicembre: in città e provincia le rapine in abitazione sono passate in un anno da 213 a 205. Un calo del 3,76 %. Diminuiscono anche i furti in casa: da 18.865 a 16.324 con una flessione del 13,47%.