Nato, Franco Frattini “bruciato” da Renzi

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Marzo 2014 - 22:38 OLTRE 6 MESI FA
Franco Frattini (Lapresse)

Franco Frattini (Lapresse)

ROMA – Alla fine, notizia dei giorni scorsi, la segreteria della Nato è andata al norvegese Jens Stoltenberg. Niente da fare per l’italiano Franco Frattini, nonostante un lavoro diplomatico della Farnesina lungo due anni.

Il centrodestra e i quotidiani d’area parlano di una bruciatura voluta da Renzi e agevolata dal ministro degli Esteri Mogherini. Si era parlato anche di una candidatura in extremis di Letta, ma alla fine il governo (è la ricostruzione di Libero, ad esempio) ha preferito lasciare la scelta finale al suo Obama-Merkel. Scrive Libero:

La resa ha il volto di Federica Mogherini. Il ministro degli Esteri compare in conferenza stampa nel primo pomeriggio per ufficializzare ciò che è noto da giorni: il governo ha rinunciato anche solo a difendere la candidatura di Franco Frattini per il posto di segretario generale della Nato. Si converge pertanto sull’ex primo ministro norvegese Jens Stoltenberg, come da diktat del duo Merkel-Obama, e pazienza per le sorti dell’operazione che aveva seriamente rischiato di riportare dopo più di quarant’anni un italiano al vertice dell’Alleanza.

L’Italia, aggiunge la numero uno della Farnesina, «ha contribuito a raggiungere un consenso unanime su Stoltenberg».

Se Frattini sceglie di replicare con un più che signorile «sono onorato di essere stato il candidato del mioPaese, ringrazio l’Italia e Napolitano», dal centrodestra piovono aspre critiche sul governo. DaForza Italia, Mariastella Gelimini sottolinea che «manifestazioni di coerenza e di lealtà hanno il loro peso nelle determinazioni assunte dagli alleati»(ogni riferimento all’atteggiamento per niente ondivago tenuto dalla Norvegia sulla questioneF35 è puramente voluto), mentre Michaela Biancofiore saluta «il fallimento di Renzi» nel naufragio dell’operazione Frattini. Dal Nuovo centrodestra(dove nonostante il «no, grazie» opposto dall’ex ministro non si dispera di convincerlo a correre alle Europee) Gaetano Quagliariello riconosce a Frattini di essere «un vero servitore dello Stato», mentreMaurizio Sacconi sottolinea come la candidatura dell’ex ministro, ancorché non andata a buon fine, fosse «largamente apprezzata e di grande prestigio».