Un collutorio di cloruro di cetilpiridinio può bloccare le particelle di Covid in bocca? Un collutorio di cloruro di cetilpiridinio può bloccare le particelle di Covid in bocca?

Un collutorio può bloccare le particelle di Covid in bocca?

Il collutorio potrebbe neutralizzare il coronavirus ed essere dunque utilizzato per bloccare la diffusione?

Questo dice un nuovo studio condotto dai ricercatori Unilever. Il contagio di COVID-19 che avviene anche attraverso le goccioline della saliva potrebbe essere ridotto utilizzando un collutorio che contengono particolare. Collutorio contenente cloruro di cetilpiridinio, in grado di eliminare i batteri.

Come è composto il collutorio anti Covid

Secondo quanto riportato dal Telegraph, il composto chimico – noto per le sue proprietà antisettiche – avrebbe un “effetto virucida” in grado di eliminare il 99,9% dei patogeni presenti nel cavo orale.

Valerie O’Donnell, co-direttrice del Systems Immunity Research Institute of Cardiff University ha affermato che lo studio è promettente, ma sono necessarie ulteriori ricerche.

Lo studio, che tuttavia deve essere ancora sottoposto a revisione paritaria, è stato condotto dai ricercatori di Unilever, multinazionale olandese-britannica dei beni di consumo.

La situazione nel Regno Unito e nel mondo

Nel Regno Unito, vista la velocità con cui si sta diffondendo il virus Boris Johnson è pronto ad avviare tamponi a tappeto soprattutto per individuare gli asintomatici così che si sottopongano ad autoisolamento. 

Gli effetti devastanti che la pandemia di coronavirus sta avendo sull’economia globale “rischiano” di tradursi in una terza guerra mondiale. Ne è convinto il capo di stato maggiore della difesa britannica, il generale Sir Nick Carter. Secondo lui tutti i Paesi del mondo dovrebbero imparare dalla storia e dai passi falsi che nel ventesimo secolo hanno portato alle precedenti guerre mondiali.

Secondo il generale, che ha parlato a Sky News, oggi a causa della pandemia, il mondo “è un posto molto incerto e ansioso”. Caratterizzato da un aumento dei conflitti regionali: uno scenario, questo, in cui “sarebbe possibile vedere una escalation tradursi in errori di calcolo”.

La storia “potrebbe non ripetersi, ma ha un ritmo – ha aggiunto – e se guardiamo al secolo scorso, prima di entrambe le guerre mondiali penso che sia indiscutibile che ci fosse un’escalation che portò a errori di calcolo che alla fine portarono a guerre su una scala che speriamo non vedremo mai più “. Quindi, ha concluso, una terza guerra mondiale è “un rischio, e dobbiamo essere consapevoli di tali rischi”. (Fonte: SUN e TELEGRAPH)

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