Escherichia coli nello stracchino: ritirato lotto di formaggio dagli scaffali

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Settembre 2020 - 20:50 OLTRE 6 MESI FA
Escherichia coli nello stracchino: ritirato lotto di formaggio dagli scaffali

Escherichia coli nello stracchino: ritirato lotto di formaggio dagli scaffali (Foto: Ansa)

Allerta alimentare per un lotto di formaggio stracchino che è stato richiamato dal mercato.

Escherichia coli nello stracchino. Ad annunciarlo è il Ministero della Salute attraverso il suo portale web dedicato agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari.

Il ritiro del formaggio è stato disposto per un possibile rischio microbiologico riguardante un lotto di formaggio a latte crudo. Lo stracchino è venduto a marchio “La Casera del Pirondel” e prodotto dalla ditta “Azienda Agricola Armanni Angelo” nel proprio stabilimento industriale di via del Pero a Treviolo (Bergamo).

Il prodotto oggetto del richiamo ha numero di lotto 16/06/2020 che indica la data di produzione.

Come segnalato dallo stesso produttore, il lotto interessato è stato prodotto solo in quattordici forme da vendersi a peso sfuso e non preimballato.

Di queste, solo sette sono state commercializzate prima del richiamo ed esclusivamente al dettaglio presso lo spaccio di vendita aziendale, annesso allo stabilimento.

Naturalmente, la raccomandazione per chi avesse acquistato il formaggio è di non consumarlo.

Escherichia coli, di cosa si tratta

L’Escherichia Coli è un batterio che si trova frequentemente nell’intestino sia degli uomini che degli animali, costituendone la normale flora intestinale.

Nella maggior parte dei casi sono innocui, ma ne esistono alcuni tipi che possono mettere a rischio la salute.

Si va dai casi più lievi con crampi addominale, vomito e diarrea, fino a quelli più gravi che possono portare a serie infezioni.

Spesso l’escherichia coli è presente in acqua o cibo contaminati, soprattutto alimenti come frutta e verdura, che vengono per lo più consumati crudi.

Ma anche da latte non pastorizzato e carne non cotta, risultando pericoloso soprattutto per i più piccoli e gli anziani.

L’E. coli è sensibile al calore, per cui generalmente cottura dei cibi permette di neutralizzarlo. (Fonte: Ministero Salute).