![Figlio malato di leucemia, appello del papà: "No vaccino, no bimbi a scuola"](https://www.blitzquotidiano.it/wp/wp/wp-content/uploads/2015/01/vaccino2.jpg)
LOS ANGELES – Rhett Krawitt è un bimbo di 6 anni malato di leucemia. Le sue difese immunitarie sono basse, a causa della chemioterapia, e anche un semplice raffreddore potrebbe portare gravi conseguenze.
Ora che negli Stati Uniti, con il calo delle vaccinazioni, è scattata un’epidemia di morbillo il papà Carl è seriamente preoccupato per la salute del piccolo.
Preoccupato soprattutto perché ha scoperto che nella scuola frequentata da Rhett, il 7% dei genitori ha scelto di non vaccinare i figli. E così nasce il suo appello: “Per favore vaccinate i vostri figli o non portateli a scuola”.
L’appello di Carl è quello di un padre preoccupato che il proprio figlio possa ammalarsi venendo a mancare la “immunità di gregge“, ovvero quell’immunità di massa ad una determinata malattia, sia essa il morbillo o l’influenza, che può essere indotta proprio con l’uso del vaccino.
Ma negli Stati uniti, così come anche in Europa e in Italia, la diffidenza ingiustificata contro i vaccini ha portato al ritorno di epidemie di malattie come il morbillo, che fino a poco tempo fa erano state quasi debellate.
Il piccolo Rhett, dopo 4 anni di chemioterapia per una leucemia diagnosticata nel 2010, è ora in remissione: non può essere vaccinato, per via delle basse difese immunitarie, e non può prendere infezioni.
Il sovrintendente della scuola di Rhett, Steven Herzog, ha sottolineato che la scuola è attenta alla tematica e inserisce i bimbi dalla salute fragile in classi con il maggio numero di allievi vaccinati. Nella classe di Rhett, per esempio, 19 bimbi su 22 sono stati vaccinati. E purtroppo la misura di impedire ai bimbi non vaccinati di andare a scuola, ha spiegato l’ufficiale sanitario della contea di Marin Matt Willis, è troppo eccessiva, dato che da molti anni nella contea non si registrano casi di morbillo.
Ovviamente Carl è consapevole che la scuola non è l’unico rischio:
“Non è solo a scuola che le malattie si possono diffondere, ma anche in biblioteca, nei parchi giochi, all’aeroporto, in tutta la comunità”.
E così ha deciso comunque di lanciare il suo appello agli altri genitori:
“Rispetto la scelta delle persone su cosa fare con i loro figli, ma se qualcuno si ammala fa ammalare anche il mio e questo è un problema. Quello che dobbiamo fare, per tutti i nostri figli, è aumentare l’immunità di gregge”.
Comments are closed.