Usa, la Fda chiede tac e radiografie a misura di bimbo

Pubblicato il 11 Maggio 2012 - 18:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 11 MAG – L'etichetta 'nuoce gravemente alla salute dei bambini', che di solito si associa alle sigarette, potrebbe trovarsi un giorno anche sugli apparecchi per le radiografie e le Tac, a meno che le aziende costruttrici non si decidano a studiarne dei modelli 'a prova di bimbo'. L'intenzione e' stata espressa dalla Food and Drug Administration (Fda) americana, che in una 'proposition' ha aperto un pubblico dibattito che potrebbe sfociare nella raccomandazione di non usare le apparecchiature sui piu' piccoli, piu' esposti ai rischi di cancro da radiazioni.

"Al momento – si legge nel documento sul sito dell'Fda – la maggior parte dei dispositivi per l'imaging e' immesso sul mercato solo con le indicazioni per l'uso generale, mentre non si dice nulla sui problemi associati all'utilizzo pediatrico, anche se molti di questi apparecchi sono usati indifferentemente su adulti e bambini".

A motivare la decisione dell'ente regolatorio sono da una parte l'aumento indiscriminato di Tac e raggi X, spesso inutili, denunciato dai radiologi di tutto il mondo, e dall'altro la considerazione che le radiazioni ionizzanti usate in questi test, ma non ad esempio nelle risonanze magnetiche o nelle ecografie, sono piu' pericolose per i bambini. L'intenzione, ribadisce in un comunicato Jeffrey Shuren, capo della commissione che ha elaborato la proposition, non e' quella di demonizzare gli esami radiologici, ma di sviluppare metodologie e strumenti che minimizzino le esposizioni: "Il rischio dovuto agli esami necessari e' piccolo rispetto al beneficio di una diagnosi accurata – spiega – tuttavia l'uso di apparecchiature progettate per gli adulti puo' portare a una dose eccessiva e inutile per ottenere l'accuratezza desiderata sui bimbi".

Il problema dell'eccessiva esposizione e' presente anche in Italia, dove secondo il sindacato radiologi sono inutili fino al 40% delle prestazioni radiologiche. Della questione era anche stato investito con un'interrogazione parlamentare lo scorso anno Ferruccio Fazio, all'epoca ministro della Salute: "Il problema – aveva osservato – nasce anche dalla enorme potenza sviluppata dalle macchine diagnostiche, sempre piu' affidabili, ma anche piu' invasive. Cosi' una 'vecchia' radiografia al torace espone il paziente a 0,02 milliSievert (unita' di misura della radioesposizione), mentre il valore di una Tac addominale e' di 10 mSv: e' come fare 500 radiografie tutte insieme".