Bologna, la Lega salta l’inno di Mameli e la consigliera Udc regala un tricolore

Pubblicato il 16 Marzo 2011 - 12:07 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – La Lega nord, come ha fatto a Milano, anche a Bologna ha deciso di saltare il momento inno di Mameli per le celebrazioni dell’Unità d’Italia. Ironia della sorte però la consigliera dell’Udc Silvia Noè ha messo a tradimento una sciarpa tricolore al collo del capogruppo della Lega nord in Regione, Mauro Manfredini.

In Assemblea legislativa a Bologna i consiglieri leghisti sono entrati un bel po’ dopo l’Inno, quando era già iniziato il messaggio di benvenuto del presidente Matteo Richetti.

”Ero a ripassarmi l’intervento – ha poi spiegato Manfredini – perché la Lega ha dato libertà di scelta e non abbiamo deciso di partecipare al dibattito”. Senza però la coccarda tricolore indossata da tutti in aula oggi; ”noi la bandiera l’abbiamo già scelta – ha risposto Manfredini – è quella verde della Lega nord”.

Per lui ”ancora oggi l’Italia non è unita. Lo sarà quando ci sarà il federalismo”. Ma per i colori nazionali non aveva fatto i conti con la consigliera dell’Udc, che ha concluso il proprio intervento, improntato alla ”fiducia nel futuro”, regalando al capogruppo leghista quella sciarpa tricolore: ”E’ di mia produzione”, ha precisando mettendogliela al collo da dietro, suscitando un applauso divertito.

Come il commento del presidente dell’Assemblea Richetti, che ha fatto appello al carattere di Manfredini, il quale ha ‘incassato’ prima con sorpresa e poi togliendosi dal collo la sciarpa tricolore, che campeggiava ancora sul banco durante il suo successivo intervento, critico verso un Risorgimento dal quale – ha sostenuto – ”il popolo è rimasto estraneo”. ”La sciarpa tricolore l’accetto volenteri, spero solo che non sia fatta in Cina”, è stata la risposta di Manfredini.