Cern/ Il potente acceleratore Lhc ancora non funziona. Gli scienziati abbandonano il progetto

Pubblicato il 6 Agosto 2009 - 13:21 OLTRE 6 MESI FA

La più grande macchina per ricerche scientifiche sembra destinata a non scoprire nulla. Il Large Hadron Collider (Lhc) avrebbe dovuto aiutare gli scienziati a risolvere alcuni misteri dell’universo, Big Bang in testa. Ma un’esplosione pochi giorni dopo l’accensione lo scorso settembre ha costretto a rinviare i lavori.

Una forte perdita di elio, infatti, ha reso inutilizzabile l’Lhc. Senza questo elemento che tiene basse le temperature, i numerosi cavi in titanio perdono ogni resistenza all’elettricità. Il rischio di altissime temperature e di superconduttività dei cavi ha indotto i responsabili a spegnere la macchina. L’annuncio della ripresa degli studi prevedeva come data per la nuova inaugurazione settembre 2009, ma i problemi successivi all’esplosione sembrano non essere stati risolti del tutto.

L’Lhc, l’acceleratore di particelle più potente al mondo, ha richiesto 15 anni per essere costruito e si trova in una galleria sotterranea al confine tra Francia e Svizzera. Da tutto il pianeta i ricercatori avevano garantito la loro disponibilità per partecipare al progetto, ma i continui intoppi hanno contribuito ad abbassare di molto l’entusiasmo di tutti, se è vero che la maggior parte di loro ha deciso di abbandonare le ricerche.