Robot, entro 10 anni mani “bioniche” perfette

Pubblicato il 15 Aprile 2011 - 19:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Bisognerà aspettare ancora una decina d’anni per avere delle mani robotiche perfette, in grado di sostituire appieno quelle umane. E’ il parere di Maria Chiara Carrozza, direttore della scuola superiore Sant’Anna di Pisa, che ha parlato dei recenti sviluppi in questo campo durante una lezione all’Accademia dei Lincei di Roma.

“La tecnologia che si usa ora è ormai matura, e sarà difficile fare passi avanti – ha spiegato l’esperta – servono nuovi materiali, più in grado ad esempio di imitare l’articolazione umana, e motori più leggeri e con maggiore densità di forza per un autentico salto di qualità, e penso che saranno necessari ancora dieci anni prima di arrivarci”.

Nel frattempo i dispositivi messi a punto grazie alla ricerca dell’istituto toscano riescono comunque a far compiere i gesti principali della vita quotidiana, e grazie a tecniche sempre piu’ raffinate si sta riuscendo anche a dare ai pazienti alcune sensazioni che richiamano il senso del tatto.

“Le nostre mani robotiche sono già state impiantate su qualche paziente, e ora un prototipo è ‘andato’ in Cina, dove speriamo di riuscire a creare un gruppo di ricerca misto. Ci sono ancora alcuni problemi da risolvere, come la rumorosità dell’arto”. Di pari passo con le ricerche sulle protesi ci sono anche quelle sugli esoscheletri, su dei robot cioè in grado di ‘aiutare’ i gesti quotidiani ad esempio delle persone colpite da ictus: “Questo campo è molto più difficile di quello delle protesi – ha spiegato Carrozza – ma speriamo comunque entro breve di avere i primi dispositivi portatili, mentre quelli realizzati finora hanno un supporto fisso”.