Roma, ecco il “lampione antistupro” a energia solare. Registra voci e immagini

Pubblicato il 24 Settembre 2009 - 18:32 OLTRE 6 MESI FA

È stato presentato a Roma un lampione particolare ribattezzato antistupro, che si accende grazie ad un pannello fotovoltaico: può catturare voci e immagini tramite una telecamera ad infrarossi.

Il lampione potrebbe essere impiegato in zone buie come  parchi e parcheggi. È stato realizzato da Claudia Vitale, 19 anni, dell’istituto tecnico Galileo Galilei di Roma nell’ambito del progetto “Alternanza scuola-lavoro” del ministero dell’Istruzione e Ricerca scientifica.

Il lampione si può collegare anche con le stazioni delle forze dell’ordine: un software, attraverso i sistemi di navigazione satellitare consente la rapida localizzazione dell’evento registrato. Racconta la studentessa: «L’inverno scorso c’è stata la tragedia della Caffarella. Mi sono sentita umiliata come donna ma ho pensato che dovevo fare qualcosa. Studio materie tecniche. Così mi è venuta questa idea. Spero che questo sistema venga applicato a favore di tutte le ragazze».

«Contiamo di brevettare questo sistema e siamo a disposizione delle autorità e di chiunque ritenga di volerlo realmente installare su strada per la sicurezza dei cittadini», afferma il professore del team di studenti dell’istituto Galileo Galilei, Giuseppe Sciscione, responsabile del progetto “Energie alternative” della scuola romana. Tramite la Provincia di Roma è stato avvertito il il Consiglio nazionale delle ricerche dell’invenzione: «Il Cnr ci ha voluto incontrare e ci ha consentito di presentare questa tecnologia che è solo una delle tante ideate da studenti impegnati nella formazione tecnico-scientifica. Speriamo di incontrare il sindaco Gianni Alemanno e di fargli vedere direttamente in che cosa consiste e anche quanto è economico questo lampione antistupro» conclude il professore Sciscione.