Ruby, continua lo scaricabarile: “Portata ad Arcore da 2 imprenditori”, assicura Lele Mora

Pubblicato il 12 Maggio 2011 - 21:10 OLTRE 6 MESI FA

Ruby alle prese con una foto di Lele Mora

MILANO – L’ultima è che Ruby ha varcato la soglia di Arcore accompagnata da ”imprenditori milanesi”, un paio di signori ”non indagati” che conoscono il premier, almeno secondo la versione offerta da Lele Mora. Mora che ora si ritrova imputato a Milano insieme a Nicole Minetti e a Emilio Fede per induzione e favoreggiamento della prostituzione di 33 ragazze, compresa la allora minorenne marocchina e al centro dell’inchiesta sui presunti festini a luci rosse a villa San Martino.

Per Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile, il processo si è già aperto. Giovedì mattina, infatti, in una conferenza stampa-show organizzata in un locale per lanciare un festival degli anni ’80 in programma la prossima estate nella riviera romagnola, l’impresario dei vip, con al fianco la cotonatissima Platinette, ha voluto togliersi ”qualche sassolino dalle scarpe” e mettere qualche puntino sulle i. E così immancabilmente è arrivato un altro “film” ben diverso da quello girato dagli inquirenti.

Domanda: chi la sera del 14 febbraio dell’anno scorso ha portato Ruby per la prima volta ad Arcore per la festa di San Valentino? Minetti e Fede qualche settimana si erano chiamati fuori assicurando anche che mai e poi mai hanno indotto la ragazza a prostituirsi. E non solo perchè i due hanno fatto intendere che il regista semmai avrebbe potuto essere il talent scout ed ex parrucchiere originario di Bagnolo di Po (Rovigo). Lui invece, oggi, azzardando un paragone manzoniano (”siamo come i tre capponi di Renzo che si beccano e poi finiscono in padella”), ha assicurato che la bella “Rubacuori” – che aveva conosciuto in un’altra occasione a Villa San Martino – venne accompagnata da ”degli imprenditori, uomini, milanesi”.

”Prima di tutto non l’ho portata io – ha garantito Mora – Però non importa chi l’ha portata, se io, Fede (”ha detto cose che non hanno senso”) o la Minetti o qualcun altro, come in realtà è successo, perchè non cambia niente. Perchè là non è successo niente: erano semplici cene a cui venivo invitato da Berlusconi anche all’ultimo minuto e alle quali arrivavo con i miei amici”.

Davanti a telecamere e taccuini Mora, tra frecciate a Simona Ventura che ”voleva farmi dire cose brutte su Berlusconi” e ”amareggiato” perchè tutti quelli che prima lo cercavano e che ha ”arricchito facendoli diventare famosi” ora lo trattano come un ”lebbroso”, ha difeso se stesso e il Presidente del Consiglio.”Io non faccio il magnaccia e non sono un pappone, perchè non ho mai portato donne ad Arcore a prostituirsi”, ha detto aggiungendo che ”la Ruby non ha mai avuto rapporti sessuali con il premier”.

Premier che, conosce dal 1986. ”Colpiscono me perchè vogliono colpire lui – ha continuato – che è una persona meravigliosa, splendida, speciale e generosa. Mi ha aiutato nel momento del bisogno”. Il talent scout ha ricevuto dal Capo del Governo un consistente prestito, circa tre milioni, che ha usato per pagare i dipendenti, affitti e i conti della Lm management prima ancora che fallisse. E ancora: ”Io non ho fatto nulla di tutto quello che è stato detto, anche a casa mia dove sono passati i più grandi direttori di giornali e dove non c’e mai stata droga: l’unica polvere che c’è è quella sui mobili”.

Insomma Lele Mora, che ha anche annunciato di voler scrivere un libro sui segreti delle ragazze della sua scuderia e su altre che ha incontrato per lavoro e per le quali ha usato anche parole irriverenti, ha proclamato la sua innocenza. In vista dell’udienza preliminare che si aprirà il prossimo 27 giugno ha spiegato, insieme al suo difensore, che non sceglierà alcun rito alternativo. ”Credo nella giustizia – ha concluso – e non sono uno che attacca i magistrati. Spero che anche questa volta, come è accaduto in Vallettopoli, siano attente e mi prosciolgano”.