ROMA – I romantici rimarranno molto delusi dalla notte di San Lorenzo quest’anno, con le stelle cadenti che nel cielo notturno difficilmente si faranno vedere. I desideri esprimibili questa estate saranno davvero pochi: l’arrivo delle Perseidi, le meteore che illuminano il cielo di agosto, sarà offuscato dalla luce della luna piena, prevista il prossimo 13 agosto, proprio in coincidenza con la notte tra il 12 e il 13 in cui si registra il maggior picco di stelle cadenti osservabili.
Le Perseidi sono così chiamate perché sembrano irradiate dalla costellazione di Perseo e sono solo uno degli sciami meteorici che la Terra ogni anno incontra nel suo moto di rivoluzione attorno al Sole. I frammenti che infiammano il cielo ad agosto, suggestivi e carichi di significati per l’immaginario popolare, provengono però dalla cometa Swift-Tuttle, una polvere di stelle che si stacca dalla coda dell’oggetto celeste il quale percorre un’orbita molto lunga, che la portò vicino alla Terra nel 1992 e che incontreremo nuovamente solo nel 2126.
Sebbene la notte di San Lorenzo, che ricorre il 10 agosto, è indicata dalla tradizione come quella delle stelle cadenti, il fenomeno raggiunge il suo picco di intensità tra il 12 ed il 13 del mese, notte che quest’anno coincide con lo spettacolare fenomeno, anche se decisamente più frequente, del plenilunio. La luna piena e la sua luce rischiano dunque di offuscare il cielo notturno e privare tutti i sognatori e appassionati che con ansia attendono la suggestiva notte delle stelle cadenti.
Il consiglio a quanti tenteranno l’ardua impresa di esprimere i propri desideri è allora d’obbligo: voltate lo sguardo nella porzione di cielo opposta alla luminosa Luna, le scie più luminose saranno comunque osservabili. La caccia alle meteore potrà poi continuare nei giorni successivi, mentre la Terra continuerà a viaggiare vicina allo sciame di meteoriti, ma se non si vuole perdere il fascino dell’osservare una stella cadente l’importante è la sorpresa: inutile osservare ostinatamente il cielo, è nella casualità dell’osservazione, nella perfetta coincidenza tra uno sguardo distratto all’insù che coglie un lampo improvviso percorrere la notte che viene tutta la magia di una stella cadente.