Roma, chiesto processo per bancarotta per l’ex senatore Di Girolamo

Pubblicato il 11 Ottobre 2010 - 15:51 OLTRE 6 MESI FA

Nicola Di Girolamo

Ancora guai giudiziari per l’ex senatore Pdl Nicola Di Girolamo, già coinvolto nell’inchiesta su un presunto maxiriciclaggio da due miliardi di euro. La procura di Roma ha chiesto il suo rinvio a giudizio e quello di altre quattro persone per una serie di fidi emessi dalla Bnl a favore di società in ”sofferenza”, ossia sull’orlo del fallimento, e, quindi, prive delle garanzie di rientro.

A sollecitare il processo, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e bancarotta, sono stati il procuratore aggiunto Nello Rossi ed il sostituto Paolo D’Ovidio. Con Di Girolamo rischiano di finire sotto processo Francesco Di Paola Greco, già funzionario della Bnl presso la filiale di Roma Nord, Giovanni Sabatelli, Aldo Spadella ed Ignazio Restivo, tutti soci o cogestori di società od intermediari, insieme con lo stesso Di Girolamo. Secondo l’accusa, gli ultimi quattro, con la complicità di Greco, avrebbero chiesto ed ottenuto complessivamente circa due milioni di euro dalla Bnl per il finanziamento di alcune società rappresentando una situazione patrimoniale delle societa’ stesse diversa da quella reale e distraendo in proprio favore le somme ricevute.

L’inchiesta è partita proprio dal fallimento di una di queste società. Di Girolamo è tuttora agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul maxiriciclaggio che ha coinvolto anche gli ex vertici di Fastweb e di Telecom Sparkle. Recentemente ha concordato di patteggiare con i pm cinque anni di reclusione e la restituzione di quattro milioni e 700 mila euro, provento dell’attività di riciclaggio finita nelle tasche dell’ex parlamentare.