Bernardinelli-Bernstein, nel 2031 nel nostro Sistema Solare passerà la cometa più grande mai vista

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Settembre 2021 - 15:19 OLTRE 6 MESI FA
Bernardinelli-Bernstein, nel 2031 nel nostro Sistema Solare passerà la cometa più grande mai vista

Bernardinelli-Bernstein, nel 2031 nel nostro Sistema Solare passerà la cometa più grande mai vista (foto Ansa)

E’ la cometa più grande mai vista. E’ in arrivo a salutare il Sistema Solare una cometa gigante. Ha le dimensioni simili a quelle di un pianeta nano e si chiama Bernardinelli-Bernstein, dal nome degli scopritori (oppure tecnicamente C/2014 UN271).

La cometa non rappresenta un pericolo perché nel suo momento di massimo avvicinamento al Sole, nel 2031, sarà comunque lontanissima dalla Terra, oltre l’orbita di Saturno. Dettagli di questo prezioso relitto cosmico sono in via di pubblicazione sulla rivista The Astrophysical Journal Letters dal gruppo internazionale di ricerca guidato dagli stessi scopritori della cometa.

La scoperta della cometa

Con i suoi 155 chilometri di diametro, la cometa era stata scambiata inizialmente per un pianeta nano quando era stata vista casualmente nel 2014, durante la grande campagna Des (Dark Energy Survey), durata anni e dedicata allo studio dell’energia oscura, ossia l’energia misteriosa che occupa il 75% dell’universo.

In quella stessa campagna, pensata per studiare oggetti cosmici lontanissimi, sono stati identificati oltre 400 nuovi ‘intrusi’ che popolano la periferia più estreme del Sistema Solare, dove si trova la nube di Oort.

Quando è stata scoperta la cometa si trovava a 29 unità astronomiche (UA, ossia la distanza Terra-Sole) e dall’analisi della traiettoria l’oggetto proviene da almeno 40mila UA e il suo massimo avvicinamento al Sole è previsto per il 2031 a 10,97 AU, più della distanza tra Sole e Saturno.

La cometa non sarà visibile a occhio nudo

La cometa non potrà essere visibile a occhio nudo, ma secondo i ricercatori il suo passaggio sarà un’occasione unica per studiare il passato del Sistema Solare. La Bernardinelli-Bernstein potrebbe infatti essere ‘immacolata’, ossia non essersi mai avvicinata tanto al Sole, che con le sue radiazioni ne avrebbe alterato la composizione superficiale. E’ perciò un sorta di fossile cosmico in grado di raccontare molti dettagli delle prime fasi di formazione del Sistema Solare Si ritiene che durante il passaggio potrebbe generare un debolissimo alone di polveri (coma) che può essere studiato attraverso telescopi e spettrometri e aprire così una nuova finestra sulle origini del Sistema Solare.