Da Sarah agli immigrati: Avetrana “campione della solidarietà”

Pubblicato il 5 Aprile 2011 - 16:33 OLTRE 6 MESI FA

AVETRANA (TARANTO) – Dopo essere stata epicentro della cronaca nera, Avetrana è ora tornata al centro delle cronache italiane perché prossima alla tendopoli di Manduria. Prima se ne parlava solo per la storia di Sarah Scazzi, ora Marco Imarisio ha scritto un articolo sul Corriere della Sera per parlare della solidarietà che gli avetranesi stanno portando ai profughi trasportati in Puglia da Lampedusa.

Gli abitanti di Avetrana, scrive Imarisio, erano accusati “di prestarsi al gioco, rintronati e compiaciuti dalla sovraesposizione mediatica” del delitto della ragazzina: “Furono additati come un cattivo esempio, la presunta sguaiataggine tarantina fece da contraltare negativo al sobrio dolore dei bergamaschi di Brembate per la povera Yara”.

Ma dopo l’arrivo di 2 mila clandestini, spiega il giornalista, la reazione degli abitanti della zona, “gli stessi che con un filo di razzismo vennero dipinti nei mesi scorsi come zulù dei tempi moderni, è stata esemplare”.

Come ricorda Imarisio, i pugliesi sono “gente allenata all’accoglienza. Cominciarono con gli albanesi nel 1991, proseguirono con l’ondata kosovara (1997-99)”.