Usa. Per i malati di cancro vivere o morire dipende da quanto possono spendere

Pubblicato il 27 Settembre 2010 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA

Bob Svensson si sottopone alla terapia del Provenge

Quanto vale in dollari una vita umana? Molto, e sempre di più. Per i malati di cancro la cura con le nuove generazioni di farmaci costa 100 mila dollari l’anno (74.300 euro).

L’ultimo in ordine di tempo è il Provenge, una terapia approvata dalla Food and Drugs Administration (FDA) lo scorso aprile che per 93 mila dollari l’anno aggiunge più o meno 4 mesi di vita a pazienti con cancro alla prostata incurabile.

Il paziente ottantenne Bob Svensson, un ex-finance officer a Bedford, Massachusetts, si è sottoposto alla terapia del Provenge, dice con onestà, non perchè paga lui ma l’assicurazione.

”Io non spenderei quella somma perchè non mi sembra che valga la pena”, dice. Più precisamente a pagare è in parte quel che è chiamato supplemental Medicare, ovvero la protezione fornita dal Medicare integrato da pagamenti extra da parte del contraente che ampliano il campo della copertura.

Nel frattempo il governo sta decidendo se il solo Medicare, l’assicurazione medica statale per chi ha più di 65 anni, pagherà per il Provenge e per quali tipi di pazienti. Se la decisione fosse favorevole, le spese a carico del contribuente sarebbero enormi, considerato che il cancro alla prostata è il più diffuso tra gli americani. Una riunione governativa per decidere se estendere la terapia del Provenge al Medicare si svolgerà il 17 novembre.

”Non ho idea di come gestiranno il problema”, dice Svensson, che è in cura alla Lahey Clinic Medical Center nei sobborghi di Boston. ”Io mi sento molto fortunato per aver stipulato il supplemental Medicare quando ancora in buona salute”.

Le nuove cure contro il cancro dell’ultimo decennio costano in genere 5 mila dollari al mese (3.720 euro), e solo alcune di esse servono a fermare l’avanzata del male. Per la maggior parte della gente le cure possono aggiungere qualche mese o qualche anno di vita.

Le assicurazioni pagano se paga anche Medicare, ma molti hanno in polizza limiti di vita e tanti altri non sono assicurati per via dei licenziamenti durante la recessione. In base alla legge sulla riforma dell’assistenza medica saranno eliminati i limiti di vita per sottoscrizioni fatte dal 23 settembre in poi.

Contrariamente a farmaci che i pazienti possono provare e scartare se non hanno effetto, il Provenge è una scommessa da 93 mila dollari in quanto è un unico trattamento che può funzionare oppure no. Le provviste del farmaco – così costoso per la complessità della sua produzione – sono scarse, costringendo le case farmaceutiche al suo razionamento come avvenne con il Taxol e il Taxotere 15 anni fa.

All’University of Texas M.D. Cancer Center stanno cercando di escogitare un tipo equo di lotteria per decidere quali dei 150 pazienti saranno tra i due al mese da sottoporre alla terapia del Provenge. Parte del procedimento è una indagine per accertare se i prescelti sono coperti finanziariamente.

”Il mio timore – dice Christopher Logothetis, capo dell’M.D. Anderson’s Prostate Cancer Research – è che il Provenge diventerà un farmaco per gente ricca, mentre sarà meno disponibile per gente con scarse risorse finanziarie”.