
Questo borgo lucano è conosciuto come "il balcone dello Jonio", lo conosci? (blitzquotidiano.it)
Non compare spesso nelle classifiche delle mete turistiche più cliccate, eppure è tra i borghi più affascinanti della Basilicata. È un piccolo borgo situato in posizione panoramica, che offre uno sguardo privilegiato sulla costa ionica e sulle colline circostanti. Un luogo che, pur rimanendo fuori dai grandi flussi turistici, conserva intatto il suo fascino autentico.
Ci troviamo in provincia di Matera, in un’area dove la storia antica incontra paesaggi naturali di rara bellezza. Il borgo in questione colpisce per la sua struttura compatta e armoniosa, quasi circolare, costruita in cima a un promontorio che domina il territorio. Da qui si godono scorci suggestivi che abbracciano il Mar Ionio, le campagne coltivate e, nelle giornate più limpide, le cime del Pollino.
Proprio per la sua posizione strategica e per la vista mozzafiato che offre, questo borgo viene spesso definito “il Balcone dello Ionio”. E ha tutte le carte in regola per diventare una destinazione ideale per chi cerca tranquillità, bellezza e autenticità, lontano dal turismo di massa.
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Il borgo soprannominato “il balcone dello Ionio”
Questo soprannome non è casuale. Lo si comprende appena ci si affaccia dai suoi punti panoramici: l’intera costa ionica si apre davanti agli occhi, in un susseguirsi di colori che variano dal verde degli uliveti al blu profondo del mare. E poi, sullo sfondo, le cime del Parco del Pollino, che sembrano sorvegliare questo piccolo mondo sospeso tra terra e cielo.
Stiamo parlando di Rotondella, una gemma nascosta tra le colline materane, uno dei paesi più autentici e suggestivi di tutta la Basilicata. Il suo nome ha radici antiche, come tutto ciò che lo circonda. Già conosciuto in epoca medievale con la denominazione di Rotunda Maris, richiama la sua forma e il suo profondo legame con il mare.
Rotondella: un borgo dove tutto parla di storia
Rotondella non è solo bella: è viva, pulsante, ricca di storia. Le sue origini risalgono addirittura al Neolitico, periodo in cui la zona era abitata da popolazioni che gravitavano attorno alle città greche di Siris ed Heraclea. Da allora, secoli di storia si sono stratificati tra le sue pietre, conservando un’identità forte e radicata.
Passeggiare per il suo centro storico è un’esperienza quasi sensoriale. I vicoli stretti, gli archi di pietra, le scalinate che salgono e scendono seguendo i contorni del colle: tutto sembra progettato per farti rallentare e osservare. E ogni angolo nasconde una scoperta.
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La Chiesa Madre, risalente al XVII secolo, domina con la sua imponenza sobria il cuore del borgo. Poco distante, la Chiesa di Sant’Antonio da Padova si distingue per la sua semplicità e per il profondo senso di spiritualità che trasmette.
Tra i simboli più iconici del borgo c’è la torre cinquecentesca, un tempo elemento difensivo, oggi memoria viva della storia locale. E poi ci sono loro, le Lamie di Bitonte, architetture ad arco in pietra che raccontano la grandezza di una famiglia nobile e, al tempo stesso, l’abilità artigianale di chi le costruì.
La magia del paesaggio tra ulivi, colline e mare
Rotondella è uno di quei luoghi in cui puoi vedere il mare senza sentirne il frastuono, godendo solo della sua bellezza. Il panorama che si apre dal borgo è ampio, luminoso, e cambia colore a seconda dell’ora del giorno.
E quando scende la sera, e le luci si accendono sparse tra la valle e la costa, la sensazione è quella di essere su un palco naturale affacciato su un teatro immenso.
Chi ama la natura troverà nelle campagne circostanti numerosi sentieri da esplorare a piedi o in bicicletta, magari tra alberi secolari o antiche masserie. E se l’aria di mare chiama, bastano pochi minuti in auto per raggiungere la spiaggia di Marina di Rotondella, una distesa di sabbia tranquilla, lontana dal turismo di massa, ideale per rilassarsi e fare un bagno ristoratore.
Più a sud, si può visitare anche Nova Siri, località balneare ben nota della costa ionica, con lidi attrezzati e acque cristalline.
Un borgo da gustare: i sapori veri della cucina lucana
La cucina di Rotondella è lo specchio della sua anima contadina. Ogni piatto racconta una storia fatta di semplicità, fatica e legame con la terra. Qui la tavola è un rito, e ogni pasto è un momento di condivisione.
Le ricette locali sono un trionfo di sapori decisi e ingredienti genuini. Tra le specialità da provare ci sono:
- Frizzùle ca’ middiche: pasta fatta a mano condita con sugo e pane grattugiato tostato, un piatto umile ma ricco di gusto.
- Ggnommarèdde: involtini di interiora di capretto o agnello, speziati e cotti lentamente, tipici delle tradizioni pastorali.
- P’pòne a savizizzèdde: peperoni secchi croccanti serviti con salsiccia stagionata, un’esplosione di sapori tipicamente lucana.
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Anche la produzione agricola è di qualità: Rotondella è uno dei maggiori produttori di albicocche della regione, con centinaia di ettari coltivati. Le marmellate, i dolci e i prodotti da forno preparati con questi frutti sono un’autentica delizia da portare a casa o gustare sul posto.
Perché visitare Rotondella in primavera?
La primavera è il momento ideale per visitare questo borgo. Le giornate si allungano, la natura si risveglia, e il paesaggio si tinge di colori vivaci. I ritmi sono lenti, i turisti ancora pochi, e l’accoglienza degli abitanti calda e sincera.
È il periodo perfetto per concedersi una pausa, magari in un agriturismo o in una casa in pietra con vista sulla valle, per respirare aria pulita e riscoprire il piacere delle piccole cose.
Un tesoro ancora poco conosciuto
Rotondella è un borgo che va vissuto, non solo visitato. Non bastano le fotografie per capirne la magia: bisogna perdersi tra i suoi vicoli, assaporarne la cucina, parlare con la gente del posto, lasciarsi sorprendere da un panorama dietro una curva.
Insomma, nel cuore della Basilicata esiste un borgo, Rotondella, che pochi conoscono ma che tutti dovrebbero visitare almeno una volta. Affacciato sullo Ionio, ricco di storia, architetture uniche e sapori autentici, è la meta ideale per chi cerca un’esperienza lenta, profonda e rigenerante. Un segreto da scoprire, da vivere e, magari, da custodire.