Calcio/ Milan: Ancelotti “Resto al 100%. Forse”. Queste le parole del tecnico milanista alla vigilia della partita di campionato contro la Roma.

Pubblicato il 23 Maggio 2009 - 15:53| Aggiornato il 25 Maggio 2009 OLTRE 6 MESI FA

Nella conferenza stampa prima di Milan-Roma alla domanda sulla percentuale di restare al Milan il tecnico emiliano risponde: «Cento per cento».

Subito dopo al tecnico rossonero la stessa domanda viene formulata in inglese. Dopo una pausa ed un sorriso Ancelotti aggiunge: «La risposta sul mio futuro può essere posticipata di una decina di giorni o di qualche anno…».

Insomma, Chelsea o Milan? «Non ho mai parlato col Chelsea. L’ho fatto l’anno scorso, quest’anno no. Capisco che tutti vogliono conoscere la fine del libro – dice il tecnico rossonero – Ma per me le cose sono molto chiare, anche per la società. E coincidono… Ma non ci sono segreti. Non vedo nebbia, sono io che voglio creare un pò di fumo per farvelo vedere, perchè sono un pò stanco di parlare di questo. Quando i conti saranno fatti, ci incontreremo insieme con la società e troveremo la soluzione giusta. Le strade saranno sempre insieme, perchè no?».

E di seguito altre domande aventi tutte lo stesso oggetto: Si prepara a salutare i tifosi? «Assolutamente no, io sono l’allenatore del Milan fino a giugno del 2010».

È pronto ad un cambiamento? «Io sono pronto a tutto.Non ho nessuna situazione aperta con il Chelsea, e i soldi non sono la componente principale con me. Al Milan non ho mai chiesto mille lire di aumento. Non ci ho mai pensato, sono importanti i soldi per una questione di valutazione delle capacità ma non è una priorità nel fare una scelta».

Ha incontrato Berlusconi? «Non ci sono stati contatti con lui». Un giornalista stuzzica il mister milanista ed arriva a chiedergli se per un eventuale post-Ancelotti vedrebbe meglio Tassotti, Leonardo o van Basten: «Non sono la persona indicata per scegliere il mio eventuale sostituto».

La squadra vorrebbe che restasse: «Una grande società non dà retta ai calciatori… Le loro parole non determinano le strategie di un club».

I giornalisti inglesi gli chiedono se ha imparato la lingua: «Sì, ma magari non ho un buon insegnante… Sono due anni che sto studiando inglese. Two years… Perchè quando andavo in vacanza mi dava fastidio avere difficoltà con la lingua. Ma in Inghilterra non sono mai stato in vacanza». Insomma non c’è verso: «Io ho le idee chiare, sono molto molto molto sereno…».