Napoli, Hamisk. De Laurentiis furioso con Berlusconi: “Rispetta le regole”

Pubblicato il 27 Maggio 2011 - 09:51| Aggiornato il 14 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Per allontanare Marek Hamsik dal Milan e dai riflettori (fastidiosi) della stampa, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ricorre a una frase dell’ “odiato” collega Claudio Lotito: “Pagare moneta, vedere cammello”. Il presidente laziale lo disse nel 2009 a proposito della cessione di Goran Pandev all’Inter, ora De Laurentiis lo dice a Silvio Berlusconi. Ed è il prologo di un attacco durissimo che ha come destinatario proprio il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Tutto parte da Hamsik e dalle voci, insistenti quanto smentite, di un interesse concreto del Milan per il giocatore. La Gazzetta dello Sport scrive che Berlusconi avrebbe autorizzato Adriano Galliani a trattare. Al Napoli, però, non arriva nessuna telefonata. Tanto basta, evidentemente, per far pensare De Laurentiis ad un contatto diretto col giocatore. “Moratti è un galantuomo” spiega il presidente del Napoli. Lo è, a suo giudizio, perché dopo aver chiesto Hamsik alla fine del primo anno a Napoli, di fronte al rifiuto di De Laurentiis si sarebbe impegnato a “non rompere più le scatole”. Promessa mantenuta, assicura il patron dei partenopei.

Ma la frase ha importanza per quello che non dice: se Moratti è un galantuomo vuol dire che qualcun altro non lo è. Chi non è difficile capirlo: “Dobbiamo finirla con questa storia, se esiste un fair play finanziario va rispettato, non basta essere il presidente del Consiglio per fregarsene di queste cose”.

Quindi, su Hamsik De Laurentis è chiaro. “Non si muove”, a meno che non arrivi un’offerta folle, irrinunciabili,  di quelle mai arrivate nei sette anni di presidenza: “Noi non siamo un supermercato, al massimo una gioielleria che costa cara e la gente si spaventa quando vede i prezzi”. Nel caso di Lotito-Pandev, finì malissimo: il “cammello” andò via e il presidente non vide “moneta”. De Laurentiis, però, sembra più accorto.