Capolavoro Pogacar sulle Strade Bianche di Siena, arrivo solitario con un attacco a 50 km dal traguardo

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 5 Marzo 2022 - 17:51 OLTRE 6 MESI FA
Capolavoro Pogacar sulle Strade Bianche di Siena. Arrivo solitario con un attacco a 50 km dal traguardo

Capolavoro Pogacar sulle Strade Bianche di Siena. Arrivo solitario con un attacco a 50 km dal traguardo

Capolavoro Pogacar.Un trionfo. Voleva questa vittoria e se l’è presa. Con uno show sugli sterrati senesi delle “Strade Bianche “ impressionante.

Da cineteca. È anche caduto, travolto  da  un vento trasversale che ha buttato giù mezzo gruppo. Con calma olimpica si è rialzato, ha dato una aggiustatina al manubrio,  si è rimesso in sella, e poco dopo – a 50 km dal traguardo! – ha aperto il gas e se ne  è  andato. Solo. Pedalando in scioltezza . Sulle stupende colline di Siena con l’aria di chi vuol farsi una passeggiata al tramonto, tra ulivi e vigneti.

Dalla ammiraglia hanno cercato di spiegargli che stava commettendo un azzardo. Una follia.  Niente.

Pogacar è andato dritto, si è preso un minuto di vantaggio sugli avversari che ben presto hanno capito l’impossibilità di raggiungerlo.

Ha fatto gli ultimi tre sterrati in totale  sicurezza.  Giunto all’ultimo km si è girato cinque volte per tenere a distanza l’eterno Valverde ed ha tagliato il traguardo nel delirio della folla. Questo fenomeno di 23 anni che ha già vinto due Tour de France ed è riuscito a scucire agli Emirati 6 milioni di stipendio all’anno, ricorda Gimondi e fa cose alla Mercks. È arrivato in piazza del Campo a braccia alzate. Per la cronaca: secondo Valverde a 37”, terzo Asgreen a 41”.

PERCORSO CLASSICO CON 11 TRATTI STERRATI

Partenza e arrivo a Siena, in tutto 184 km di cui 63 su strade sterrate,suddivisi un 11 settori. Sole ma temperatura fresca (7 gradi). Il primo tratto di ghiaia si è presentato dopo 18 km dal via (2,1 km);  il più lungo – ottavo della serie – in piena bagarre: ben 11,9 km. Un tracciato di notevoli saliscendi . A Monte Sante Marie – 84 km dal traguardo – il secondo sterrato più lungo  e selettivo.E trenta km. più tardi tre settori molto vicini tra loro con Monteaperti (800 metri), colle Pinzuto (2,4 km) e Le Toffe (1,1 km). Asperità fino all’ultimo momento. La rampa di Via Santa Caterina (col porfido ) , ad un solo chilometro, dall’arrivo è stata la perfetta sintesi di questa prima  vera Classica della stagione dall’immutato fascino d’antan. Vento e polvere dominanti.

TERRIBILE CADUTA DI MEZZO GRUPPO

Al km 100 una folata di vento fa cadere metà gruppo, sullo sterrato numero 5. Alaphilippe vola letteralmente fuori strada con un capitombolo spettacolare. Perde due minuti, accusa danni meccanici mentre se ne va Pogacar. Ma in meno di 30 km rientra sui battistrada. Insieme a Valverde.Anche Pogacar era caduto ma è stato  il più rapido a ripartire.

ALBO D’ORO  PRIMA DI POGACAR

La corsa senese è alla edizione numero 15. La prima è  del 2007 ed ha vinto il russo Kolobnel. Da allora una sola vittoria italiana: Moreno Moser nel 2013. In mezzo grandi nomi come Cancellara (2008, 2012, 2016), Kwiatkowski (2014, 2017), Alaphilippe (2019), Van Aert (2020).

PROSSIMI APPUNTAMENTI IN ITALIA

Marzo propone altre cinque corse di spessore. Eccole.
1) Tirreno-Adriatico (7-13)
2) Milano-Torino (16)
3) Milano-Sanremo (19)
4) Settimana Coppi e Bartali (26-29, 4 tappe, partenza da Gatteo Mare, Forlì-Cesena)
5) GP Industria & Artigianato (Larciano, Pistoia, 27 marzo).

I TRE MONUMENTI DI APRILE

1) Giro delle Fiandre (3)
2) Parigi-Roubaix (17)
3)Liegi-Bastogne-Liegi (24)