Cessione Milan, offerta shock dalla Thailandia: Silvio Berlusconi tentato

Cessione Milan, offerta shock dalla Thailandia: Silvio Berlusconi tentato
Berlusconi nella foto LaPresse

MILANO – Offerta shock dalla Thailandia: 1 miliardo di euro per acquistare il Milan. Silvio Berlusconi tentato, firmato un preaccordo. Dopo 29 anni potrebbe finire un’epoca. L’acquirente partirebbe dal 30% del club per arrivare al controllo totale in tre anni. Investendo anche sullo stadio. E il presidente resterebbe in carica. Ne parla La Repubblica con ENRICO CURRÒ e LUCA PAGNI.

“Da Bangkok con furore. E con tantissimi soldi. Ormai il dado è tratto. Dopo 29 anni di regno incontrastato (la ricorrenza cade venerdì prossimo, 20 febbraio), Berlusconi potrebbe non essere più il proprietario unico del Milan. L’ingresso di un nuovo socio, in arrivo dall’Asia secondo l’attuale legge dei mercati finanziari già sperimentata dall’Inter, è imminente e pare destinato a segnare la graduale fine di un’epoca. Dire di no a certe cifre mozzafiato, senza precedenti per il calcio italiano, sembra d’altronde impossibile: 1 miliardo di euro (più altri capitali per il nuovo stadio, se verrà realizzato) è infatti la valutazione che un gruppo thailandese di primaria importanza – l’identità è per ora coperta dal segreto – ha dato del club nel corso di una lunga trattativa a fari spenti, approdata al passo fondamentale. Il preaccordo è stato stipulato due settimane fa proprio ad Arcore, alla presenza dei rispettivi consulenti. Quello dei thailandesi, una banca d’affari mondiale, ha appunto offerto la garanzia del potenziale investimento miliardario, anche se inizialmente l’ingresso dovrebbe essere morbido, col 30% delle quote azionarie: una cifra pari, in base alla suddetta valutazione, a 300 milioni, ai quali verrebbe aggiunto il resto nei tre anni successivi grazie all’esercizio di un’opzione call, che dà diritto alla cordata asiatica di rilevare alla data stabilita la quota di maggioranza, senza che Berlusconi possa opporsi.

Il preaccordo prevede il diritto di esclusiva e mette quindi questa ricchissima offerta in pole position rispetto a quelle di eventuali concorrenti, a cominciare da Wanda, il gruppo cinese che si è assicurato il colosso internazionale dei diritti tv Infront, dopo avere già acquisito il controllo dell’Atletico Madrid. La prossima settimana è in programma l’appuntamento decisivo: i thailandesi si presenteranno in Italia, per discutere le modalità di acquisto delle quote azionarie e soprattutto la loro entità. In teoria tutto può succedere, perfino che il gruppo di Bangkok rilevi il pacchetto di maggioranza o che Berlusconi cambi idea. Tuttavia l’ipotesi più verosimile, data l’autorevolezza di garanti e mediatori da mesi impegnati a limare l’accordo, è che il nuovo scenario si concretizzi presto. Incalzato dall’implacabilità dei numeri, il nostalgico demiurgo del Milan moderno sa bene che Fininvest non può più reggere le pesanti spese calcistiche: esborsi senza i quali è ormai impossibile competere con i principali club spagnoli, tedeschi e inglesi. Quando ha firmato il preaccordo, è stato convinto ad accantonare i sentimentalismi da uomini di sua strettissima fiducia: gli hanno assicurato che gli interlocutori sono davvero in grado di cancellare i debiti con le banche (256 milioni) e il deficit (una sessantina di milioni), investendo il necessario per riportare la squadra in cima all’Europa. Un altro punto a favore è che sarà rispettato il suo ruolo di presidente. Anche le competenze della figlia Barbara sul settore marketing verrebbero salvaguardate e in particolare il progetto dell’ad della parte commerciale per la realizzazione entro il 2019 del nuovo stadio di proprietà nell’area del Portello, idea che non dispiace al Comune.

Diverso è invece il discorso legato alla parte sportiva. I candidati investitori sono abituati a staff internazionali e a distribuire le competenze. L’eventuale arrivo dei thailandesi, con un management nuovo di zecca, lascia dunque da definire la posizione di Galliani. Di sicuro il momento è cruciale, come rivelano le voci sull’interessamento dei cinesi di Wanda a un ingresso nel pacchetto azionario. Non è inverosimile il derby asiatico: Cina contro

Thailandia, con Galliani pronto a giocare di fronte a Berlusconi la carta dei sentimenti e dell’amicizia con Bogarelli, appena confermato dai cinesi presidente di Infront Italia. Per il momento si parte con Bangkok e col suo concretissimo miliardo in primissima fila. Restano sullo sfondo le vicende non esaltanti della squadra: domani all’ora di pranzo è obbligatorio digerire l’Empoli, per coltivare le flebili speranze di Europa League. In attesa che si alzi un po’ di sole ad Oriente”.

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