Coronavirus, Juventus ha messo in quarantena 10 giocatrici: ecco perché

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Marzo 2020 - 18:11 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, Juventus ha messo in quarantena 10 giocatrici: ecco perché

Coronavirus, Juventus ha messo in quarantena 10 giocatrici: ecco perché (foto Ansa)

TORINO – Dopo la positività al coronavirus del difensore centrale Daniele Rugani, la Juventus ha diffuso un lungo comunicato stampa dove ha parlato anche della squadra femminile

Undici giocatrici, asintomatiche, sono state messe in quarantena dopo che sono venute a contatto con una persona positiva al coronavirus. 

Riportiamo di seguito, il comunicato stampa dei bianconeri avente ad oggetto il coronavirus. 

“Juventus comunica di aver disposto l’isolamento volontario domiciliare per dieci calciatrici delle Juventus Women e della Nazionale Italiana che, durante la trasferta o il viaggio di ritorno dall’Algarve Cup, potrebbero aver avuto contatti con un soggetto che si è successivamente rivelato positivo al COVID-19.

Si specifica che le calciatrici sono tutte asintomatiche.

A seguito della notizia relativa alla positività al Coronavirus-COVID 19 del calciatore Daniele Rugani, si specifica che 121 persone, fra calciatori, membri dello staff, dirigenti, accompagnatori e dipendenti di Juventus stanno osservando un periodo di isolamento domiciliare volontario, in osservanza a quanto richiesto dalle autorità sanitarie in base alle disposizioni attualmente vigenti.

Juventus continua a monitorare la situazione relativa al Coronavirus (Covid-19) conformandosi alle disposizioni impartite delle Autorità competenti.

Pertanto, preso atto del DPCM del 4 marzo 2020 e degli altri provvedimenti straordinari ancora in vigore per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus, la Società ha adottato una serie di misure di prevenzione che abbracciano tutte le attività del Club.

In ottemperanza alle disposizioni del Dpcm dell’8 marzo 2020, lo Juventus Museum sarà chiuso al pubblico fino al 3 aprile, salvo diversa disposizione ministeriale.

Gli interventi di sanificazione delle superfici dei luoghi di lavoro vengono effettuati con regolarità attraverso l’utilizzo di prodotti disinfettanti a base alcolica od ipoclorito di sodio.

È stata infine operata la sanificazione di ogni sede Juventus, dei pullman delle diverse squadre e di ogni indumento utilizzato dagli atleti tramite tintorie industriali.

Gli Juventus Store di Torino, Milano e Roma sono al momento chiusi, in ottemperanza al DPCM dell’11 marzo 2020.

Il Responsabile del Settore Medico, Dott. Stefanini, in ottemperanza a quanto disposto dal Gruppo Scientifico dei medici sportivi di Serie A, ha comunicato, esplicato e disposto per le Prime Squadre Maschile e Femminile le seguenti 21 regole che valgono anche per dirigenti, personale tecnico e addetti ai lavori.

NON BERE DALLA STESSA BOTTIGLIA
Non bere dalla stessa bottiglietta, borraccia, bicchiere né in gara né in allenamento, utilizzando sempre bicchieri monouso o una bottiglietta nominale o comunque personalizzata, e non scambiare con i compagni altri oggetti come asciugamani, accappatoi, ecc.

NON MANGIARE NELLO SPOGLIATOIO
Evitare di consumare cibo negli spogliatoi.

GLI INDUMENTI
Riporre oggetti e indumenti personali nelle proprie borse, evitando di lasciarli esposti negli spogliatoi o in ceste comuni.

I FAZZOLETTI DI CARTA
Buttare subito negli appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati come cerotti, bende, ecc.

LAVARSI LE MANI
Lavarsi accuratamente le mani il più spesso possibile: il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi e poi, dopo averle sciacquate accuratamente, vanno asciugate con una salvietta monouso; se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%.

SERVIZI IGIENICI
Evitare, nell’utilizzo di servizi igienici comuni, di toccare il rubinetto prima e dopo essersi lavati le mani, ma utilizzare salviette monouso per l’apertura e la chiusura dello stesso.

DISPENSER E DISINFETTANTE
Favorire l’uso di dispenser automatici con adeguate soluzioni detergenti disinfettanti, sia negli spogliatoi, sia nei servizi igienici.

NON TOCCARSI OCCHI, NASO, BOCCA
Non toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani non lavate.

TOSSIRE NEL BRACCIO
Coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto – preferibilmente monouso – o con il braccio, ma non con la mano, qualora si tossisca o starnutisca.

CAMBIO D’ARIA
Arieggiare tutti i locali il più spesso possibile.

PULIRE TAVOLI, SEDIE, RUBINETTI
Disinfettare periodicamente tavoli, panche, sedie, attaccapanni, pavimenti, rubinetti, maniglie, docce e servizi igienici con soluzioni disinfettanti a base di candeggina o cloro, solventi, etanolo al 75%, acido paracetico e cloroformio.

COSA FARE IN PISCINA
In caso di attività sportiva o allenamento in vasca, richiedere un costante monitoraggio dei parametri chimici (cloro o altre soluzioni disinfettanti) e dei parametri fisici (fra cui il pH o la temperatura, che influisce sul livello di clorazione) .

COSA FARE AI PRIMI SINTOMI
Gli atleti che manifestino sintomi evidenti di infezione respiratoria e/o febbre devono immediatamente abbandonare il resto della squadra, possibilmente, isolarsi, e avvisare il medico sociale nelle squadre professionistiche o il responsabile medico della federazione nei raduni federali, che provvederà a rivolgersi, se ne sussistesse l’indicazione, al Numero 112 o al Numero 1500 del Ministero della Salute operativo 24 ore su 24, senza recarsi al Pronto Soccorso.

VACCINARSI CONTRO L’INFLUENZA
Per chi non fosse ancora vaccinato contro l’influenza, ricorrere il più rapidamente possibile il vaccino antiinfluenzale, in modo da rendere più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti.

I CONTATTI A RISCHIO
Informarsi dagli atleti e dal personale societario se ci sono stati eventuali contatti in prima persona o all’interno del proprio ambito familiare con persone rientrate da zone a rischio o in quarantena.

LO SCREENING MEDICO SPORTIVO
Utilizzare la visita medico-sportiva quale fondamentale strumento di screening, attraverso un’attenta anamnesi ed esame obiettivo per l’individuazione di soggetti potenzialmente a rischio immunitario o con sintomatologia.

I RADUNI DELLE NAZIONALI
In caso di raduni nazionali o di atleti o di manifestazioni di circuito internazionale autorizzate anche all’estero, prevedere sempre la presenza di un Medico di Federazione che possa valutare clinicamente, a livello preventivo, tutti i partecipanti, identificando eventuali soggetti a rischio e adottando le più idonee misure di isolamento, seguendo adeguate procedure gestionali secondo gli indirizzi del Ministero della Salute.

I MEDICI SOCIALI
Lo staff medico deve monitorare con attenzione i Paesi verso cui si è diretti o da cui si rientra, secondo le indicazioni del Ministero della Salute. La FMSI ha istituito un collegamento diretto e indirizzi di posta elettronica specifica per tutti i Medici Federali, che sono il punto di riferimento delle Società e degli Atleti, per un più efficace coordinamento delle informazioni grazie alla linea diretta fra Ministero della Salute, Ministero dello Sport, Coni e FMSI.

NIENTE PREMIAZIONI
Evitare premiazioni o altre forme di contatto con il pubblico (es. club o manifestazioni varie)

IL RISCHIO DELLE INTERVISTE
Utilizzare un unico microfono nelle interviste da disinfettare ogni volta (quindi non vari microfoni tenuti in mano dal giornalista)

EVITARE IL CONTATTO CON I TIFOSI
Uscire dal centro di allenamento e/o dallo stadio nel bus della squadra o sull’auto privata evitando il contatto fisico con tifosi (es. evitare selfie, autografi e abbracci)”.