Daniele De Santis, ultras Roma arrestato: forse ha sparato lui a Ciro Esposito

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Maggio 2014 - 08:26| Aggiornato il 7 Maggio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Daniele De Santis, ultrà Roma accusato del tentato omicidio di Ciro Esposito

I soccorsi a Daniele De Santis, appena picchiato dagli ultrà napoletani (foto Ansa)

ROMA – Daniele De Santis arrestato: l’accusa nei suoi confronti è di tentato omicidio. Secondo la Digos è stato lui a sparare a Ciro Esposito, il tifoso napoletano di 27 anni ricoverato in fin di vita in ospedale a Roma.

Secondo la Polizia De Santis ha agito da solo. Magari non era solo, la teoria della Digos, ma è stato solo lui a tirare ordigni e a sparare.

Spiegano gli agenti che De Santis “si è portato da un circolo ricreativo dove lavorava e ha inteso lanciare artifizi pirotecnici e sfidare i tifosi napoletani che passavano di lì. Questi ultimi hanno raccolto la sfida, lo hanno inseguito. Lui è scivolato, si è visto circondato e ha esploso i colpi di pistola”.

De Santis, ultrà della Roma molto conosciuto negli ambienti della curva giallorossa (tanto per capirci, è uno di quelli che andò a parlare con Totti per convincerlo a non giocare il derby del 2004, quando si sparse la voce che un bambino era stato investito e ucciso dalla polizia).

Secondo la ricostruzione degli investigatori, De Santis (soprannominato “Gastone”) avrebbe provocato i tifosi napoletani lanciando fumogeni contro di loro. Alla loro violenta reazione l’uomo avrebbe risposto esplodendo colpi di pistola.

De Santis, 48 anni, ha precedenti di polizia ed è titolare di un chiosco nei pressi del luogo dell’ aggressione.

Federica Angeli e Marco Mensurati su Repubblica ricostruiscono più nel dettaglio cosa è successo, aiutandosi col racconto di alcuni testimoni.

Secondo questi, De Santis avrebbe affrontato da solo i tifosi napoletani che si recavano allo stadio Olimpico per la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina (poi vinta per 3-1), gridando “vi ammazzo tutti”.

Poi, gli spari, anche se i testimoni non possono giurare sia stato lui a sparare: “Nella ressa non si capiva più niente”.

Fatto sta che un gruppo di tifosi napoletani l’ha inseguito e picchiato lasciandolo a terra con lesioni alle gambe. E, scrivono sempre su Repubblica, uno dei napoletani che l’ha picchiato, avrebbe promesso:

“Se mio fratello muore, torno”

De Santis è ora ricoverato all’ospedale Gemelli ed è piantonato dagli agenti in ospedale