Coppa Italia, Roma-Inter 2-1: Palacio tiene in vita i nerazzurri

Pubblicato il 23 Gennaio 2013 - 23:04| Aggiornato il 12 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, STADIO OLIMPICO – Roma-Inter 2-1, gol: Alessandro Florenzi 12′ (R), Mattia Destro 33′ (R), Rodrigo Palacio 44′ (I).

Va alla Roma il primo round della semifinale di Coppa Italia contro l’Inter.

Nel ‘replay’ della sfida di campionato andata in scena appena tre giorni fa, i giallorossi si impongono 2-1 ma non riescono a sfruttare al meglio le occasioni create in un primo tempo praticamente dominato.

L’Inter, sotto di due reti nel primo tempo, riusciva a riaprire la gara prima dell’intervallo e a tenere in vita le speranze di qualificazione in vista del ritorno di San Siro, in programma il 17 aprile.

Zeman affidava le chiavi dell’attacco al tridente Lamela-Totti-Destro e schierava Tachtsidis per l’infortunato De Rossi a centrocampo.

Molte le assenze nella squadra di Stramaccioni, che si presentava con l’unica punta Palacio, supportato sulla trequarti da Guarin.

Il primo tempo era frizzante e ricco di occasioni. Dopo cinque minuti si rendeva subito pericolosa la Roma, con una girata al volo di Destro alta sulla traversa.

Per il vantaggio giallorosso non occorreva aspettare molto: a sbloccare il risultato, al 14′, era Florenzi con un colpo di testa perfetto sul cross di Piris.

La risposta dell’Inter era nel palo esterno colpito da una conclusione dal limite di Guarin (17′). Un minuto dopo era panico nella retroguardia nerazzurra,  con Totti che aspettava troppo nel dribblare Handanovic e il successivo tiro di Lamela che veniva salvato sulla linea da Ranocchia.

Ancora l’argentino, scattato sull’ottimo invito di Bradley, sprecava al 27′ un’ottima occasione a tu per tu con Handanovic. In panchina Zeman si disperava per le occasioni sciupate, ma i giallorossi trovavano il raddoppio un minuto dopo: ancora un traversone perfetto di Piris dalla destra, ma stavolta a trovare l’incornata vincente era Destro.

Sull’onda dell’entusiasmo la squadra di Zeman provava a chiudere la partita, ma la conclusione di Bradley sul suggerimento di Florenzi si spegneva sul fondo (35′).

L’Inter reagiva con una conclusione di Guarin su cui Stekelnburg era attento (41′). A riaccendere le speranze nerazzurre ci pensava Palacio, che ad un minuto dall’intervallo, sulla punizione battuta a sorpresa da Cambiasso, scattava sul filo del fuorigioco ed insaccava. Ma pesanti erano le responsabilità della retroguardia della Roma, immobile nell’occasione.

Nella ripresa Stramaccioni mischiava le carte facendo entrare Nagatomo per Obi e schierando il 4-4-2. All’8′ brivido per la difesa capitolina: Marquinhos era bravissimo a scegliere il tempo opponendosi alla conclusione di Guarin. Il cambio di modulo sembrava rinvigorire la squadra di Stramaccioni che teneva in mano il pallino del gioco.

Nonostante il vantaggio la Roma si sbilanciava e rischiava in difesa. Come al 22′, con l’errore di Piris che innescava Nagatomo: il giapponese metteva in mezzo per Palacio, che ci provava per due volte ma sprecava.

A scuotere l’Inter ci provava anche il nuovo entrato Alvarez: ma il sinistro a giro dell’argentino, che rubava palla a Balzaretti, si spegneva a lato. Ancora Alvarez tentava la conclusione, ma veniva fermato da Perrotta (36′). Il ritmo, gradualmente, calava, complice anche la stanchezza.

C’era ancora tempo per un lampo della Roma, poco prima del fischio finale:

Destro smarcava splendidamente Lamela di tacco, ma l’argentino anziché concludere si perdeva in un dribbling di troppo e si beccava i fischi del pubblico e l’ira di Zeman in panchina.

Finiva 2-1. Per la qualificazione giochi apertissimi, tutto si deciderà a San Siro in primavera.