Anticipi Serie A: Milan-Torino 1-1, Cagliari-Fiorentina 1-0 e Bologna-Udinese 0-2

di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 1 Febbraio 2014 - 23:23 OLTRE 6 MESI FA
Formazioni Serie A: Milan-Torino, Cagliari-Fiorentina e Bologna-Udinese anticipi. Clarence Seedorf nella foto LaPresse

Formazioni Serie A: Milan-Torino, Cagliari-Fiorentina e Bologna-Udinese anticipi. Clarence Seedorf nella foto LaPresse

ROMA – Gol e spettacolo nei tre anticipi della ventiduesima giornata del campionato italiano di calcio di Serie A.

Milan e Torino si sono divisi la posta in palio a San Siro: uno a uno firmato dai gol di Ciro Immobile ed Adil Rami.

Colpaccio dell’Udinese che è andata a vincere per 2-0 a Bologna. Gol di Antonio Di Natale e Nico Lopez.

Il Cagliari supera la Fiorentina. Uno a zero siglato da Mauricio Pinilla su calcio di rigore.

Risultati e marcatori.

Milan-Torino 1-1, gol: Immobile 18′, Rami 49′   

Milan e Torino concludono sull’1-1 in quello che si poteva definire uno spareggio per l’Europa League, impensabile a fine stagione visti gli obiettivi di partenza delle due squadre. Solo un punto, ma i rossoneri di Seedorf compiono se non altro un altro passo in avanti lungo la difficile risalita, allungando la striscia positiva. Non basta la prima rete in rossonero di Rami e un buon secondo tempo per centrare il successo. Il Milan sale a quota 29. I granata di Ventura non temono l’effetto San Siro: giocano un ottimo primo tempo, chiuso in vantaggio con la rete di un Immobile pronto per la Nazionale, reggono nel secondo e conquistano un punto prezioso e meritato, a conferma dell’eccellente campionato fin qui disputato. Cerci e compagni salgono a 33 punti e agganciano provvisoriamente l’Inter. Sono 21 i punti conquistati dai granata nelle ultime dieci partite: una media, appunto, da Europa.

Subito pericoloso il Milan dopo appena due minuti e subito lavoro per Padelli, chiamato a deviare sopra la traversa la girata fulminea di Pazzini. Ma è il Toro, in completo azzurro, a passare al primo vero affondo: sul lancio di Masiello Immobile scatta in contropiede, supera Bonera in dribbling e batte Abbiati di piatto destro. Bravo l’attaccante granata, meno la difesa rossonera che lo tiene in gioco. La rete gela San Siro. Superato lo smarrimento, i rossoneri si buttano alla ricerca del pareggio e a sfiorarlo è ancora Pazzini, dopo un tiro rimpallato di Robinho: Padelli è attento sulla meravigliosa acrobazia dell’attaccante. Ma il Toro non sta certo a guardare e affonda nuovamente in contropiede: Cerci dalla destra serve un pallone d’oro per la testa di Farnerud, ma lo svedese spreca incredibilmente da due passi spedendo alto. Al Milan non manca l’impegno, ma Montolivo e compagni non riescono a trovare varchi contro un Toro ottimamente schierato in difesa. In chiusura di tempo ci prova Kakà dal limite: Padelli non si fa sorprendere e vola in angolo.

Seedorf si fa sentire negli spogliatoi e il Milan trova subito il pareggio in apertura di ripresa. La firma è quella di Rami che libera dai 20 metri un destro che una deviazione di Glik rende imparabile: 1-1 dopo quattro minuti. La rete, prima del francese in rossonero, galvanizza i padroni di casa che provano ad aumentare la pressione. Robinho batte Padelli su servizio di Kakà ma Damato annulla per fuorigioco.  L’iniziativa rimane nei piedi rossoneri, ma il fortino granata resiste senza troppi patemi. Seedorf gioca la carta Saponara e richiama un Robinho salutato con sonori fischi. Poco dopo è Montolivo a spaventare il Toro su punizione. Anche Petagna, entrato per Honda, non produce risultati. Finisce con un giusto 1-1.

MILAN: Abbiati; De Sciglio, Bonera, Rami, Emanuelson; Muntari, Montolivo; Honda, Kakà, Robinho; Pazzini.
A disposizione: Amelia, Gabriel, Mexes, Abate, Zaccardo, Constant, De Jong, Saponara, Cristante, Essien, Petagna. Allenatore: Clarence Seedorf.

TORINO: Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Barsha, Farnerud, Vives, Masiello; Cerci, Immobile.
A disposizione: Berni, Gomis, Rodriguez, Bovo, Pasquale, Tachtsidis, El Kaddouri, Meggiorini, Barreto, Kurtic. Allenatore: Giampiero Ventura.

Cagliari-Fiorentina 1-0, gol: Pinilla 39′  

Tre punti nel Regno Unito con il Leeds e tre in Sardegna con il Cagliari: per Cellino una giornata di doppia festa per celebrare l’acquisto dello storico club inglese, ufficializzato in tarda mattinata.

Lì cinque gol, qui solo uno, su rigore: quello che basta (e avanza) per battere una Fiorentina praticamente mai entrata in partita. E non si capisce perché. Una giornata grigia a centrocampo con Aquilani e Pizarro che non hanno mai acceso i riflettori su Matri o Ilicic, più seconda punta che trequartista. Decisivo dall’altra parte, Pinilla: aveva segnato il gol del pari al Franchi e oggi è stato uomo-partita. Bravo anche tutto il Cagliari, però: sull’orlo di una crisi di nervi e di risultati (perdeva da tre giornata di fila, da quando cioè è andato via Nainggolan) ha trovato una prestazione tutta cuore (Dessena un esempio per tutti) che l’ha allontanata tutto d’un botto da pericoli e brutti pensieri.

Senza Cossu e Ibarbo, Lopez ha deciso di ri-puntare su Cabrera nonostante la brutta partita con il Milan. E durante il corso della gara ha avuto modo di far esordire in rossoblù i nuovi acquisti Vecino e Adryan: due che potrebbero tornare molto utili. Una vittoria senza fare faville. Ma servivano i punti. E i punti sono arrivati. Partita molto equilibrata, con la Fiorentina che all’inizio comanda. Ma solo un po’: più che attaccare, stuzzica. E il Cagliari che si difende e cerca di ripartire con ordine. Il primo pericolo lo crea proprio la squadra di casa. O meglio Neto con un’uscita azzardata che regala il pallone a Pinilla. Il cileno, però, perdona, permettendo allo stesso Neto di riscattarsi in un secondo. E poi quando ci prova anche Dessena, lo specchio della porta è già chiuso a chiave.

Per il resto non è che succeda tantissimo: il primo corner della partita, giusto per far capire alla situazione, arriva al 28′. Poco gioco. Ma la situazione si sblocca abbastanza casualmente al 39′: lancio dalle retrovie in area viola per Sau. Il numero nove controlla bene: Roncaglia lo tocca sulla gamba dopo che ha appena spostato la palla e per l’arbitro è rigore. Dal dischetto Pinilla, che si doveva ancora far perdonare l’errore di Verona con il Chievo, questa volta non sbaglia.

Nella ripresa la Fiorentina non si sveglia e allora Montella cambia qualcosa provando a giocare a tre dietro con l’inserimento di Borja Valero al posto di Anderson. Lo spagnolo fa il suo, ma per scuote i compagni oggi ci vorrebbero le cannonate. Risultato? Avramov, un ex, mai chiamato a un intervento serio. E risultato più vicino al possibile due a zero nel finale con un quasi autogol di Savic e buonissima opportunità per Ekdal.

Cagliari (4-3-1-2): 25 Avramov, 14 Pisano, 15 Rossettini, 13 Astori, 29 Murru, 21 Dessena, 5 Conti, 16 Eriksson, 20 Ekdal, 9 Sau, 51 Pinilla. (1 Silvestri, 24 Perico, 34 Del Fabro, 22 Cabrera, 32 Adryan, 10 Ibraimi). All. Lopez. Squalificati: Cossu. Diffidati: Dessena, Ibarbo, Pisano. Indisponibili: Ibarbo.

Fiorentina (4-3-3): 1 Neto, 4 Roncaglia, 2 Gonzalo Rodríguez, 15 Savic, 23 Pasqual, 10 Aquilani, 7 Pizarro, 88 Anderson, 17 Joaquin, 32 Matri, 66 Vargas. (25 Rosati, 12 Lupatelli, 5 Compper, 8 Bakic, 27 Wolski, 20 Borja Valero, 14 Mati Fernandez, 11 Cuadrado, 30 Matos, 72 Ilicic). All. Montella.

Bologna-Udinese 0-2, gol: Di Natale 15′ e Nico Lopez 93′ 

Venti minuti surreali. Prima, mentre le squadre entrano in campo, la contestazione al presidente onorario Gianni Morandi sulle note dell’inno del Bologna che lui stesso ha scritto con Dalla, Carboni e Mingardi; poi il lungo silenzio della Curva Bulgarelli, uno sciopero assurdo, in solidarietà con i ‘colleghi’ della Nocerina che hanno visto la loro squadra esclusa dal campionato dopo il ‘derby-farsa’ con la Salernitana. Un silenzio che non si è rotto neanche quando l’Udinese è andata in vantaggio su un generoso rigore segnato da Di Natale. La partita tra Bologna e Udinese, delicatissima per entrambe le squadre, è inevitabilmente finita sullo sfondo. Un match iniziato con i rossoblu addormentati, incapaci di reagire anche a un gol nato quasi per caso: palla a campanile appena dentro l’area; Pazienza ingenuo nel saltare in maniera scomposta su Lazzari; Calvarese generoso nel fischiare; Di Natale non sbaglia, palla all’angolino alla sinistra di Curci e partita avviata dove piace a Guidolin – anche se per vedere il secondo gol con il più classico dei contropiedi si dovrà superare il novantesimo e nuovi entrati, Maicosuel (assist) e Nico Lopez (gol).

Udinese ordinata dietro. Bologna, anche quando i tifosi si sono riaccesi, con pochissime idee, palla lunga a cercare Rolando Bianchi che, le volte che arriva a prenderla, non trova nessuno ad accompagnarlo. Per la prima parata in serie A di Simone Scuffet – classe ’96 che ha sostituito senza timori all’ultimo momento Brkic tra i pali – si dovrà arrivare al 33′: una punizione di Diamanti sul primo palo bloccata senza problemi. La partita è sembrata poter cambiare a cavallo tra primo e secondo tempo, un crescendo in fondo mai esploso con Diamanti a cercare spazi, sbattersi, tirare, suggerire fino a che le forze hanno retto.

Ne sono nate anche buone occasioni, un bel cross di Diamanti respinto sempre da Scuffet; una punizione finita di poco alta; un tiro, sempre di Alino deviato fuori di pochissimo. Ci ha provato anche Moscardelli (entrato per Garics a dar vita a quello che per buona parte del secondo tempo è stato un 3-4-3 con Diamanti e Bianchi, poi sostituito da Acquafresca). Poi Diamanti si è spento e la partita è scivolata.

Prima un contropiede di Nico Lopez su cui Curci è stato bravo; poi, quello definitivo nel recupero che ha chiuso la partita interrompendo la striscia di pareggi di Ballardini e quella di sconfitte di Guidolin che allontana, insieme proprio al Bologna, la zona retrocessione.

Bologna (3-5-1-1): 1 Curci, 5 Antonsson, 14 Natali, 21 Cherubin, 8 Garics, 24 Pazienza, 15 Perez, 33 Kone, 3 Morleo, 23 Diamanti, 9 Bianchi. (25 Agliardi, 32 Stojanovic, 75 Crespo, 13 Laxalt, 6 Sorensen,12 Acquafresca, 19 Christodoulopoulos, 99 Cristaldo, 10 Moscardelli, 22 Mantovani, 4 Khrin, 11 Friberg). All.: Ballardini. Squalificati: nessuno. Diffidati: Morleo, Khrin, Moscardelli, Perez, Kone. Indisponibili: Cech, Della Rocca.

Udinese (3-5-2): 1 Brkic, 75 Heurtaux, 5 Danilo, 11 Domizzi, 8 Basta, 37 Pereyra, 3 Allan, 21 Lazzari, 19 Douglas, 17 Nico Lopez, 10 Di Natale. (30 Kelava, 4 Naldo, 27 Widmer, 7 Badu, 66 Pinzi, 32 Fernandes, 14 Mlinar, 18 Jadson, 6 Bubnjic, 94 Zielinski, 9 Muriel, 70 Maicosuel). All.: Guidolin.