Giovanni Maggi è morto, ha vinto lo scudetto con la Fiorentina nel 1956

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2020 - 16:32 OLTRE 6 MESI FA
Giovanni Maggi è morto, ha vinto lo scudetto con la Fiorentina nel 1956

Giovanni Maggi è morto, ha vinto lo scudetto con la Fiorentina nel 1956 (foto Ansa)

FIRENZE – Giovanni Maggi è morto a 83 anni. E’ stato il portiere di riserva della Fiorentina che vinse il primo scudetto nella sua storia nel 1956.

I tifosi viola lo hanno ricordato con molti post pubblicati sui social network. Maggi non era titolare ma era un prezioso uomo spogliatoio.

Montuori e Julinho, due stelle della Fiorentina di quegli anni, lo scelsero come sparring partner nei tiri in porta a fine allenamento. 

La Fiorentina ha vinto il primo scudetto della sua storia nel 1956, il racconto da Wikipedia.

L’Inter, passata in estate nelle mani dell’imprenditore petrolifero Angelo Moratti,  dominò inizialmente la scena: i nerazzurri vinsero 5 volte nelle prime 6 giornate, ritrovandosi al comando il 23 ottobre 1955.

Le sconfitte contro Sampdoria e Lazio costarono il primato ai lombardi,  subito sorpassati dalla Fiorentina. 

Nel volgere di poche settimane i viola accumularono un buon margine sul gruppo degli inseguitori; tra questi si distinse il neopromosso Lanerossi Vicenza.

Al giro di boa, il 29 gennaio 1956, i toscani vantavano 5 punti in più sui campioni uscenti del Milan. 

Il girone di ritorno, inizialmente funestato da una pesante ondata di freddo e neve, vide la decisione, da parte della FIGC, di far dirigere le gare più importanti da arbitri austriaci, per evitare polemiche. 

Il vantaggio della Fiorentina sulle rivali fu però tale da non lasciar spazio a incontri decisivi, tanto che il 6 maggio la compagine gigliata vinse il suo primo scudetto con 5 turni di anticipo;  l’unico passo falso fu all’ultima giornata, quando perse contro il Genoa: la precedente disfatta viola in campionato risaliva al 17 aprile 1955 contro l’Atalanta.

fiorentini chiusero il torneo con 12 punti di distacco sul Milan, succedendo loro nell’albo d’oro e nella qualificazione alla Coppa dei Campioni. 

Si salvarono le due venete appena approdate in Serie A, il Lanerossi e il Padova.

La prima vittoria di un’altalenante Juventus arrivò solo all’ottava giornata; per riaggiustare la situazione intervenne ancora una volta la famiglia Agnelli, questa volta nella persona del giovane Umberto.

Retrocessero la Pro Patria, il cui organico non fu adeguatamente rinforzato dopo un altro ultimo posto l’anno prima, e dopo sei stagioni in massima categoria il Novara.

 Capocannoniere fu Gino Pivatelli del rinato Bologna, con 29 reti (fonte Wikipedia).