Inter-Slavia, altro flop Champions per Conte: forse i sapientoni avevano ragione…

di admin
Pubblicato il 17 Settembre 2019 - 20:49 OLTRE 6 MESI FA
Inter Slavia Conte Champions Flop sapientoni avevano ragione

Inter, Conte nella foto Ansa

MILANO – Antonio Conte è più un allenatore da campionato che da Champions? Il tecnico nerazzurro ha risposto in maniera stizzita a questa domanda posta nella conferenza stampa prima della partita ma l’esordio stagionale contro lo Slavia Praga, cenerentola del girone di Champions dei nerazzurri, sembra aver detto proprio questo. 

Sotto gli occhi della famiglia Zhang, i nerazzurri sono stati surclassati dal punto di vista del gioco dagli avversari e sono riusciti ad evitare la sconfitta solamente con un gol segnato da Barella nei minuti di recupero. Questo pareggio interno contro la squadra più debole del girone già complica terribilmente il cammino stagionale in Champions dei nerazzurri perché le altre due squadre del girone sono big del calibro di Barcellona e Borussia Dortmund. 

La risposta stizzita di Conte nella conferenza stampa prima di Inter-Slavia: “Ecco cosa dico ai sapientoni…”.

Le dichiarazioni di Antonio Conte sono riportate da Fox Sports: “Si vive di luoghi comuni. Basta che uno dica certe cose in TV che poi tutti le riprendono. Ho giocato tre Champions League, la prima con la Juventus dopo aver vinto lo Scudetto partendo da due settimi posti. La squadra era del tutto nuova e fummo eliminati ai quarti. L’anno successivo uscimmo ai gironi e arrivammo in semifinale di Europa League.

Poi ho giocato la Champions League con il Chelsea, reduce da un decimo posto e con una squadra del tutto rivoluzionata. Questa sarà la quarta partecipazione alla Champions per me. Poi tutti si aspettano che quando io tocco qualcosa allora si vinca. Ma non è così semplice. Questa competizione si affronta con una creatura già formata, cosa che gli altri hanno avuto modo di fare, mentre io ho sempre allenato creature appena nate. Questa è la risposta che mi sento di dare ai sapientoni

Io la Champions League l’ho vinta. Ho giocato quattro finali e ne ho perse tre, quindi conosco entrambe le sensazioni. So quanto sia difficile vincerla e quanto sia doloroso perdere in finale. Non mi piace parlare di fortuna, ma è il genere di competizione in cui un tiro che entra o esce dopo aver sbattuto sul palo può cambiare il corso di una stagione. Ci sono tanti fattori da considerare, lo stato di forma, le squalifiche, il calendario. Ma è normale, parliamo della competizione più importante (fonte Fox Sports)”.