Juventus, 12 capi ultras arrestati: Drughi, Viking… estorsione e riciclaggio VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Settembre 2019 - 08:13| Aggiornato il 18 Settembre 2019 OLTRE 6 MESI FA
Juventus, 12 capi ultras arrestati: pretendevano i biglietti dalla società

La curva juventina (foto ANSA)

TORINO – Associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. Sono queste le accuse a carico di alcuni capi ultras della Juventus, arrestati oggi, 16 settembre, durante un blitz della Polizia, nell’ambito dell’operazione denominata ‘Last Banner’.

Nell’indagine, coordinata dalla Procura di Torino, il gip ha emesso dodici misure cautelari. Coinvolti i capi e i principali referenti dei gruppi del tifo organizzato bianconero Drughi, Tradizione-Antichi valori, Viking, Nucleo 1985 e Quelli… di via Filadelfia.

In corso anche 39 perquisizioni in diverse città italiane. In azione la Digos di Alessandria, Asti, Como, Savona, Milano, Genova, Pescara, La Spezia, L’Aquila, Firenze, Mantova, Monza, Bergamo e Biella, nei riguardi di 37 fra i principali referenti dei gruppi ultras in questione (ed anche del “N.A.B. – Nucleo Armato Bianconero”), che risultano indagati nell’ambito della stessa inchiesta. 

Durante l’indagine sono emersi “incontrovertibili elementi probatori” nei confronti degli arrestati, responsabili di una “precisa strategia estorsiva” nei confronti della Juventus. In sostanza, la decisione della società bianconera al termine del campionato 2017-18 di togliere una serie di privilegi ai gruppi ultrà ha scatenato la reazione dei leader storici delle varie sigle, che si sono dati da fare con ogni mezzo per riavere quei vantaggi che erano stati loro tolti e per affermare la loro posizione di forza nei confronti della società.

Dall’indagine è emerso inoltre che uno dei principali gruppi del tifo bianconero, i Drughi, riusciva a recuperare centinaia di biglietti per le partite allo Stadium con una “capillare attività” in tutta Italia, grazie alla compiacenza di alcuni titolari di agenzie e negozi abilitati alla vendita dei tagliandi delle partite della Juve.

Oltre ai leader dei gruppi, sono infatti coinvolte nell’inchiesta anche altre 37 persone, tutte iscritte nel registro degli indagati: si tratta dei referenti dei gruppi nelle varie città italiane e dei rappresentanti di un’altra sigla di ultras, il “Nab” (Nucleo armato bianconero). (

Fonte: La Stampa, Agi, Agenzia Vista /AlexanderJakhnagiev