Juventus, Conte-Agnelli: gelo improvviso che solo il mercato può sciogliere

Pubblicato il 15 Maggio 2013 - 11:47 OLTRE 6 MESI FA
Juventus, Conte-Agnelli: gelo improvviso che solo il mercato può sciogliere

Antonio Conte

TORINO – Che farà Antonio Conte? Tra il tecnico bianconero campione d’Italia e la dirigenza bianconera, Andrea Agnelli in primis, sembra essere calato improvvisamente il gelo. Sicuramente c’è bisogno di un altro incontro per chiarire il futuro del tecnico della Juventus. Anzi, si tratterà proprio del round decisivo, che avverrà giovedì o al massimo venerdì.

Andrea Agnelli parla di incontro, quello della settimana scorsa, andato a buon fine. “Ci siamo visti a casa mia, stesso divano della prima volta, abbiamo parlato per due ore. Ogni riserva è sciolta, l’ho rinfrancato. E il giorno dopo che ci siamo visti, Conte ha incontrato Marotta, Paratici e Nedved, e già in quella circostanza c’è stato un chiarimento su quelle che devono essere le strategie per il mercato della Juventus”. Ma Conte ritiene di non aver ancora ricevuto risposte adeguate al suo “appello”, alla sua voglia di “arrivare ai nastri di partenza della prossima stagione con l’ambizione di provare a vincere tutto”, come aveva detto dell’immediato post Juve-Cagliari.

Insomma si parla di mercato, di progetti futuri, di rendere la Juve competitiva anche in Europa dopo aver dominato il campionato italiano per due anni di fila. E qui la partita resta aperta, apertissima, ma non sarà una telenovela. Conte infatti non vuole andare oltre le 48 ore, e in un senso o nell’altro intende “sbloccare” la situazione, nell’interesse suo e della società. Sul tavolo metterà un programma impegnativo. I punti chiave: almeno due grandissimi acquisti nel reparto avanzato. Pogba e Vidal incedibili. Un ricambio generale nella rosa di sette-otto elementi. Possibilità di intervento sempre più simili alla figura del manager inglese e riassetto anche dello staff atletico, con il nome di Ventrone che a Vinovo non trova tutti d’accordissimo.

Il contratto? Normale che venga ritoccato dopo due stagioni ai limiti del miracoloso, ma Antonio è sincero quando dice “che questo è l’ultimo dei problemi, non è una questione di soldi”. Soldi semmai sono altri, da investire nel mercato. Anche se la politica Juventus, sempre più basata sul modello Borussia Dortmund, per ora non si smuove. Si troverà un accordo?