Pirlo: “Mi voleva la Roma ma Pallotta-Ruane-D’Amore sembravano un trio di Sanremo…”

Pubblicato il 20 Aprile 2013 - 11:49| Aggiornato il 2 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – E’ uscito il libro di  Andrea Pirlo che ripercorre le tappe della carriera del calciatore della nazionale con aneddoti particolari, uno dei quali riguarda un’offerta della Roma nell’estate del 2011, rifiutata però dal centrocampista che non si fidava granché dei nuovi proprietari americani.

Riportiamo alcuni passaggi dal suo libro:

“Faremo una grande Roma” continuava a ripetermi Baldini, ma degli americani che avevano acquistato il pacchetto di maggioranza mi diceva poco e niente. Mi sono insospettito. Se in quel momento la società ci fosse stata, se fosse stata vera e non presunta, viva sulla carta e non solo a parole, magari ci sarei anche andato. La città è bella, la gente speciale, il clima splendido, il fatto è che in quel periodo il futuro presidente, Thomas DiBenedetto, nessuno l’aveva ancora visto. E l’ipotetico terzetto dirigenziale di cui si parlava, Pallotta-D’Amore-Ruane, mi faceva venire in mente più che altro il trio di autori di una canzone del Festival di Sanremo. “Di Pallotta-D’Amore-Ruane, dirige il maestro Vince Tempera”: circondato dai fiori del Teatro Ariston, il conduttore avrebbe tranquillamente potuto introdurre così il cantante di turno. Titolo del pezzo: Grazie (comunque) Roma”.